“Il progetto dell’amministrazione comunale di Signa prevede la costruzione di nuovi edifici per un volume complessivo di 211.546 metri cubi, con altezze fino a tre piani, sacrificando campi, vigne e alberi in una zona già fragile dal punto di vista ambientale” Così in una nota comitato Territorio e Buonsenso del Crocifisso, organizzazione di cittadini che si è appositamente costituita contro “l’imponente edificazione” e per la tutela dell’area del Crocifisso a Signa (Firenze).
Un’area verde di 114.638 metri quadri, “pari a 17 campi da calcio, rischia di scomparire per far posto a una nuova urbanizzazione. Il progetto dell’amministrazione comunale di Signa prevede la costruzione di nuovi edifici per un volume complessivo di 211.546 metri cubi, con altezze fino a tre piani, sacrificando campi, vigne e alberi. Il progetto consentirebbe di realizzare 5.876 nuove stanze, con un significativo aumento della popolazione in una zona già fragile dal punto di vista ambientale, oltre a creare una nuova circonvallazione nell’area protetta del Padule”. Così in una nota comitato Territorio e Buonsenso del Crocifisso, organizzazione di cittadini che si è appositamente costituita contro “l’imponente edificazione” e per la tutela dell’area del Crocifisso a Signa (Firenze).
Il nuovo Piano operativo del Comune di Signa, attualmente in fase di approvazione, si spiega, “prevede l’impermeabilizzazione di 58.715 metri quadrati di terreni verdi e agricoli, ovvero più della metà dei complessivi 114.638 metri quadrati interessati dal piano, con la realizzazione di vaste aree residenziali. Questa trasformazione aumenterà il rischio idraulico, già messo a dura prova dai recenti allagamenti, accrescerà l’inquinamento e metterà in pericolo l’ecosistema del vicino Padule, habitat protetto dall’Ue”. “Non possiamo restare indifferenti di fronte a un progetto che minaccia di compromettere irreversibilmente il nostro territorio e la qualità della vita dei residenti – dichiara Marco Allegri, presidente del comitato -. L’area intorno a via Madre Teresa di Calcutta, oggi un’oasi verde e un affaccio sulla natura, è molto amata dai residenti e utilizzata per attività sportive all’aria aperta. Se il progetto andasse avanti, verrebbe trasformata in una distesa di cemento. Invitiamo tutti i cittadini a unirsi a noi in questa battaglia per salvaguardare il Crocifisso e il nostro futuro”