L’edizione 2025 di Tourisma, il salone dedicato ad archeologia e turismo culturale, al via da oggi a Firenze, presenta una novità: per la prima volta sarà visitabile il primo annesso laterale (in scala 1:1) della Tomba di Nefertari, grazie al lavoro delle egittologhe Donatella Avanzo e Silvana Cincotti.
Come spiegato da Avanzo e Cincotti “la Qv 66, così è denominata la Tomba di Nefertari all’interno della Valle delle Regine a Luxor, ha subito nel corso del tempo un significativo deterioramento e numerose, prolungate chiusure ed è da questi presupposti che nasce il nostro Progetto Nefertari Qv66: la ricostruzione delle parti più importanti della tomba che si potranno visitare in anteprima mondiale a Tourisma”. “Questo lavoro – ha aggiunto Avanzo – si è potuto completare grazie al supporto di chi ha investito gratuitamente”.
Insieme alla tomba di Nefertari, i visitatori hanno modo di seguire un percorso olfattivo, che suggerirà le atmosfere sacre dell’antico Egitto riportandolo indietro nel tempo, alla storia del profumo e a Nefertari. All’interno della Sala delle Sette Vacche Sacre, del Toro e dei Quattro Timoni Celesti, si può sentire il profumo che nasce dallo studio e dalla collaborazione tra Avanzo, Cincotti e il maestro profumiere Meo Fusciuni che ha ricavato l’antica essenza dopo mesi di collaborazione e studi con le due egittologhe.
All’inaugurazione sono intervenuti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la sindaca di Firenze Sara Funaro: “È una rassegna nazionale che porta l’archeologia ad essere viva come dice l’ideatore della manifestazione Piero Pruneti – ha detto Giani -. Uno dei simboli è anche il ritrovamento di una piccola statua di Ercole che è emersa a Montaione”. “È un’iniziativa importantissima – ha spiegato Funaro che ha sottolineato come alla manifestazione sia presente – un turismo di qualità, che vogliamo nelle nostre città,
Tra i presenti anche l’assessore a economia e turismo della Regione Leonardo Marras: “Quello offerto da Tourisma ogni anno è uno spazio utile ggiornare il quadro delle iniziative legate al mondo degli etruschi in Toscana – ha spiegato -.
A partire dall’intuizione del Prodotto turistico omogeneo, risalente ormai a qualche anno fa, e che ha coinvolto 50 comuni che hanno messo in campo risorse e investimenti per dar corpo ad un progetto culturale e di valorizzazione turistica del proprio territorio. Nonostante la discontinuità delle iniziative per promuoverlo siamo andati avanti, grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti e con una chiave narrativa capace di dare nuova vita al racconto di questa civiltà. Che è sempre fonte di curiosità e scoperte continue”.
“Il cambio di concetto di Pto – ha aggiunto Marras -, introdotto dal nuovo Testo unico, modifica anche il segno del nostro impegno, con il coinvolgimento diretto degli operatori, l’interlocuzione con il mondo della ricerca, del sistema museale e di tutti gli attrattori turistici affinché l’offerta possa aggiornarsi, orientarsi e adeguarsi. Inizia pertanto oggi un nuovo percorso che spero possa portare ancora una volta la Toscana a essere la prima ad introdurre una nuova concezione di Pto”.