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Consiglio Toscana: attuare legge 194 su aborto

Approvata risoluzione di Paolo Sarti (Sì Toscana a sinistra)  che vorrebbe dare piena attuazione alla legge 194 sull’interruzione di gravidanza.

Dare piena attuazione alla legge 194 sull’interruzione di gravidanza prevedendo accoglienza adeguata delle pazienti, diritto alla privacy, possibilità di scelta fra aborto farmacologico e chirurgico in tutte le strutture e il potenziamento dei consultori e della contraccezione gratuita. E’ quanto chiede una risoluzione di Paolo Sarti (Sì Toscana a sinistra), sottoscritta da Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra) e da nove consigliere regionali, approvata oggi dall’Assemblea toscana.

“La legge 194 è del 1978 e quindi ha bisogno di essere attualizzata – affermano in una nota Sarti e Fattori – ma nelle sue maglie aveva già previsto la propria attualizzazione con il manifestarsi di nuove metodologie. E questi oggi ci sono, come la Ru 486 che è sicuramente un metodo più sicuro e rispettoso per la donna, peraltro meno dispendioso e invasivo”.

“Vogliamo incrementare la Ru 486 su tutto il territorio – spiegano i consiglieri – ma serve la definizione del percorso dell’interruzione di gravidanza e un potenziamento dei consultori”.

“L’obiettivo – concludono – è riuscire a garantire davvero il pieno diritto di tutte le donne all’interruzione volontaria di gravidanza senza infiniti tempi di attesa e senza umilianti e dolorosi pellegrinaggi”.

Sulla stessa linea Serena Spinelli (capogruppo Mdp), secondo cui “il prossimo passo sarà il ruolo dell’obiezione di coscienza, che va tutelata ma non può impattare pesantemente sul sistema fino a pregiudicarlo”.

Oltre a Spinelli, hanno sottoscritto l’atto anche Monica Pecori (Gruppo Misto) e le consigliere Pd Alessandra Nardini, Monia Monni, Ilaria Giovannetti, Valentina Vadi, Elisabetta Meucci, Fiammetta Capirossi e Ilaria Bugetti.

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