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Acciaio, al via demolizione di ultimo altoforno a Piombino

Piombino

Dalle 15 di oggi, meteo permettendo, la skyline di Piombino (Livorno) cambierà per sempre. La torre di 90 metri dell’ultimo altoforno dell’acciaieria e che troneggia di fronte al porto, sarà abbattuta.

Entrato in servizio nel 1978, questo impianto, denominato Afo-4, aveva sostituito quattro piccoli altiforni che facevano tutti insieme la metà della sua produzione (2,5 tonnellate di capacità produttiva giornaliera). Fu poi spento definitivamente nel 2014. L’operazione vedrà impiegati sette escavatori della F&R, l’impresa incaricata della demolizione, e sarà svolta con l’ausilio di tiranti di acciaio che permetteranno l’abbattimento controllato della torre. Poi sarà smantellata anche la base della struttura dove avvenivano le colate, mentre alcune parti sono state già portate via e recuperate nei giorni scorsi. Jsw si era presa l’impegno dello smantellamento degli impianti non più utilizzati della vecchia acciaieria e ad oggi sono stati abbattuti già molti capannoni, soprattutto nella zona più vicina alla città, spazi di cui si sta trattando la restituzione al Comune che vorrebbe realizzarci parchi, parcheggi scambiatori e archeologia industriale.

Il dibattito che si era aperto a Piombino era se considerare l’altoforno un’opera da abbattere o meno, perché qualcuno pensava dovesse rimanere in piedi. Ma è stato concluso che ha poco valore storico e oggi è solo una torre di acciaio arrugginita su un’area di fronte al porto che potrà essere invece sfruttata anche per nuove aziende e per ipotesi di insediamenti di cantieri navali. Il Comune nel frattempo sta lavorando con Jsw per il progetto di archeologia industriale anche con la previsione della realizzazione di un Museo dell’Acciaio facilmente visitabile dai vacanzieri che passano davanti per andare a imbarcarsi sui traghetti al porto. Per quanto riguarda la futura acciaieria si prevede invece il completo revamping del treno rotaie da parte di Jsw. Invece nelle aree contigue si va verso la realizzazione di un’acciaieria moderna ed ecosostenibile con due forni elettrici da parte della joint venture italo-ucraina Metinvest-Danieli. Un progetto che potrà dare la svolta all’occupazione dato che ad oggi ci sono 1.500 operai in cassa integrazione, di cui si prevede almeno 400 saranno riassorbiti dai piani di Jsw e almeno 700 subito dal progetto Metinvest più altri nel prosieguo della realizzazione di questa nuova acciaieria che accoglierà a Piombino le produzioni ucraine che devono essere trasferite per la guerra causata dall’invasione russa.

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