L’operazione è stata svolta da Guardia di Finanza e Carabinieri nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura fiorentina. Il titolare di un consorzio di gestione di centri accoglienza per migranti nella provincia di Firenze è stato arrestato in esecuzione di una misura di custodia cautelare. Secondo quanto spiegato dai finanzieri in una nota l’imprenditore, posto ai domiciliari, avrebbe “evaso 3 milioni di euro nel periodo 2012-2017, attraverso l’emissione di fatture false per circa 17 milioni di euro”.
Gdf e carabinieri hanno dato esecuzione anche a un provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di denaro e beni fino alla concorrenza di circa 3 milioni di euro: in particolare si tratta di 3 case, tra cui una residenza estiva e diversi conti correnti “le cui disponibilità finanziarie sono in corso di accertamento”.
L’indagine, si spiega ancora nella nota, è scaturita a seguito di “un controllo sull’utilizzo di alcuni fondi pubblici, erogati per l’accoglienza dei migranti, da parte del consorzio, che negli ultimi anni ha gestito diversi centri attraverso le cooperative consociate. Le società, attive nella provincia di Firenze e, in particolare, nell’empolese, in molti casi” avrebbero “omesso il versamento delle imposte dovute e, in alcuni, anche dei contribuiti previdenziali, nonché – prosegue la nota – emesso diverse fatture con importi notevolmente aumentati rispetto al reale a favore della società consortile, diminuendone così in modo consistente il reddito”.
Alcune delle società , si spiega ancora, “attive per brevi periodi, venivano rappresentate da soggetti prestanome dell’indagato italiani e stranieri, in alcuni casi anziani o con precedenti penali, che, alla chiusura, ne svuotavano i conti correnti per restituire i soldi. Dalle indagini – si legge in fondo alla nota – è emerso che l’operato dei prestanome era gestito dall’arrestato”.