Dom 22 Dic 2024
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Acqua pubblica sì, ma non prima del 2024

?Firenze, accolta dal Cda di Publiacqua, la proposta dei sindaci dell’area Firenze, Prato e Pistoia, che getterebbe le basi per cui la gestione pubblica dell’acqua si realizzi anche economicamente, il piano verrebbe attuato attraverso la proroga della concessione a Publiacqua, che attualmente scadrebbe nel 2021, fino al 2024.

“Con i Comuni dell’area di Firenze, Prato e Pistoia abbiamo deciso di avviare concretamente una vera e propria rivoluzione del servizio idrico – ha detto il sindaco Dario Nardella -, che attraverso la proroga della concessione a Publiacqua fino al 2024 ci consente di ottenere tre risultati: aumentare gli investimenti sulla rete idrica e sul sistema fognario da qui al 2024; bloccare le tariffe, così i cittadini di queste tre province da gennaio prossimo non pagheranno neanche un centesimo in più sulla bolletta dell’acqua per sei anni; e infine creare le condizioni per realizzare il nostro progetto dell’acqua pubblica, ovvero per costituire alla fine di questa concessione una società interamente pubblica, nata per gestire l’acqua in Toscana che sarà di proprietà dei toscani”.

Publiacqua ha approvato la proposta del Piano degli investimenti (PdI) e le proposte tariffarie del servizio idrico nell’area dell’ex ATO 3 (Fi-Po-Pt) per gli anni futuri che saranno inviate per l’approvazione all’autorità idrica.

I sindaci della Conferenza territoriale 3 di AIT avevano infatti chiesto di incrementare gli investimenti in acquedotto e depurazione e stabilizzare il livello delle tariffe idriche, votando anche una delibera di indirizzo finalizzata a sostenere, al termine della concessione di Publiacqua, l’affidamento in house.

Se sarà approvata dall’Ait, la proposta dei comuni dell’Ato Firenze, Prato e Pistoia accolta ieri da Publiacqua permetterà alcuni vantaggi fra cui l’azzeramento della variazione tariffaria tra il 2019 e il 2024. Ma consentirà anche di investire di più: il vecchio piano degli investimenti prevedeva negli anni 2018-2021 75 milioni di investimenti all’anno, il nuovo piano invece aumenta questa cifra di 40 milioni di euro: per Firenze questo si traduce in 50 milioni di investimenti specifici per riduzioni di perdite di rete, messa in sicurezza degli approvvigionamenti idrici e completamento delle opere strategiche.

Publiacqua serve una popolazione superiore al 25% della popolazione toscana; per questo, alla scadenza della concessione di Publiacqua, l’assemblea dell’Autorità idrica Toscana deve scegliere la forma di gestione del gestore che gestirà tutta la Toscana (via via che scadono le gestioni presenti). Siamo in attesa che l’assemblea regionale di AIT (formata dai principali 50 comuni toscani) si esprima in tal senso. Il Comune di Firenze è per l’in house (che dovremo dimostrare essere la gestione migliore).

Con l’istanza proposta da Publiacqua che deve essere approvata da AIT e da ARERA (l’autorità nazionale), si gettano le basi perché la gestione diretta toscana si realizzi anche economicamente.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’Assessore al Bilancio ed alle partecipate, Lorenzo Perra: