La proposta regionale toscana di legge era promossa dalla Lega L’atto è stato respinto con i voti contrari del Pd (eccetto la consigliera Dem Valentina Mercanti che ha votato a favore) e Iv. Per il sindaco di Lucca, Pardini: “ancora una volta i consiglieri PD si sono piegati alle logiche di potere”.
“Non possiamo far finta di non vedere e di non sentire la richiesta di 35 sindaci di tutti gli schieramenti politici, che ci chiedono di essere ascoltati. Noi abbiamo lavorato in commissione per rendere la legge approvabile, ma non avevamo previsto questo tipo di reazione del territorio”. Così il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale della Toscana Vincenzo Ceccarelli spiega la ragioni del voto contrario della maggioranza alla proposta di legge che prevede la proroga degli affidamenti del servizio idrico integrato agli attuali gestori. “Sarà stata anche una carenza nostra, ma visto che ancora siamo in tempo e visto che non c’è nessuna urgenza di approvare la legge, sarebbe a dir poco offensivo non accogliere la richiesta che ci è stata inviata” ha aggiunto Ceccarelli.
La proposta di legge prevedeva la proroga degli affidamenti del servizio idrico integrato in Toscana per quelle gestioni che non siano già state oggetto di proroga, la cui scadenza cade nel periodo di durata del Pnrr, al fine di assicurare la realizzazione degli strategici investimenti finanziati con risorse derivanti dal Pnrr.
In una nota, il sindaco di Lucca Mario Pardini, spiega invece che “il Consiglio regionale della Toscana ha respinto oggi la proposta di proroga di due anni delle attuali concessioni del servizio idrico, rendendo quindi il rischio dell’ingresso di Geal in Gaia entro la fine dell’anno sempre più reale. I consiglieri regionali del Pd, gli stessi che avevano votato all’unanimità per la proroga in commissione ambiente, ancora una volta si sono piegati alle logiche di potere, sacrificando sull’altare dell’opportunismo partitico il destino del bene più prezioso di Lucca e della sua Piana: l’acqua”.
Pardini parla di “un’operazione che è stata sdoganata assurdamente dalla richiesta dei sindaci dei Comuni” gestiti “di Gaia, che non avrebbero avuto nessun interesse leso dalla proroga, di rimandare tutto di nuovo in commissione per essere ascoltati sul tema”.
L’atto è stato respinto con 19 voti contrari e 12 favorevoli. Si sono espressi a favore la Lega, Fdi, Fi, Gruppo Misto – Merito e Lealtà, e la consigliera del Pd Valentina Mercanti; mentre hanno votato contro il gruppo Pd e Italia Viva. Non ha partecipato al voto il M5s. Prima di iniziare la discussione dell’atto, lo stesso Ceccarelli ha chiesto il rinvio in commissione, a seguito della richiesta da parte di 35 sindaci di essere auditi. Secondo la Lega il rinvio in commissione sarebbe inutile. “Purtroppo, la risposta negativa della Lega alla nostra richiesta di rinvio della Pdl in commissione per consentire le necessarie audizioni, ci ha messo nella condizione di non poter approvare questa legge senza audire i sindaci – ha aggiunto Ceccarelli -. Ora auspichiamo che il confronto in Toscana possa svilupparsi sui territori interessati e magari trovare una sintesi”.