Adele Corradi era per Don Milani “la professoressa diversa da tutte le altre”. La sua scomparsa pochi giorni prima di compiere cento anni. I funerali lunedì 25 novembre nella chiesa di San Salvatore al Monte dall’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli.
Adele Corradi è stata insegnante a fianco di don Milani negli anni più difficili e avvincenti della Scuola di Barbiana. Ha seguito i suoi ragazzi e l’intero lavoro di redazione collettiva della Lettera a una professoressa. “La mia speranza è che nelle scuole si smetta di parlare di Don Milani e si studi Don Milani, che a studiarlo non siano i ragazzi, ma gli insegnanti” amava dire Adele, che ci ha lasciati a pochi giorni dai suoi cento anni. Era per Don Lorenzo Milani la professoressa diversa da tutte le altre. “Poi finalmente la trovammo una diversa da tutte le altre e ci fece tanto bene” scrisse don Milani nell’incipit della quarta parte della Lettera a un professoressa. Accadde tra il 1963 e il 1967, anno della morte del priore di Barbiana. Gli anni più difficili, dicevamo ma anche i più significativi. Adele Corradi ricordava: “presi una stanza nella parrocchia – raccontava Adele -, chiesi a una famiglia del luogo di cucinarmi qualcosa e mi organizzai in questo modo. Poi, una volta morto lui mi fermai ancora un po’, altri due anni”. Lontana dal culto quasi feticista di un luogo – Barbiana – e del suo simbolo – Don Milani – Adele Corradi è sempre andata al sodo della questione. In quegli anni Don Milani veniva processato per apologia di reato per la sua lettera ai cappellani militari sull’obiezione di coscienza alle armi. Verrà assolto e poi condannato da morto. Adele era accanto a lui. Feltrinelli ha pubblicato il suo libro Non so se don Lorenzo. I funerali lunedì 25 novembre nella chiesa di San Salvatore al Monte dall’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli.