Lun 4 Nov 2024
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ToscanaCronacaAereo caduto: lutto cittadino a Sansepolcro il 17 marzo

Aereo caduto: lutto cittadino a Sansepolcro il 17 marzo

Rossi: “nessuna delle dichiarazioni ufficiali di Di Maio, Salvini e Conte ci dice perché erano su quell’aereo in Etiopia gli otto italiani morti. Erano cooperanti, membri di Ong”

Lutto cittadino domenica prossima a Sansepolcro (Arezzo), la cittadina dell’Aretino dove vivevano Carlo Spini e la moglie Gabriella Vicinai, morti nel disastro aereo in Etiopia. Così il sindaco e l’Amministrazione comunale di Sansepolcro “intendono manifestare in modo tangibile e solenne il cordoglio della città, stringendosi attorno al dolore dei figli e della famiglia” della coppia. Una messa di suffragio, si spiega in una nota del Comune, sarà celebrata nel Duomo di Sansepolcro alle 16 di domenica.

Secondo quanto  spiega la diocesi aretina, sarà l’arcivescovo Riccardo Fontana, assieme ai sacerdoti di Sansepolcro, a presiedere la messa “per ricordare, con quanti li conobbero” i due coniugi, “a, sposi unitissimi ed entrambi impegnati a favore dei poveri e della catechesi”. E’ quanto si spiega dalla stessa Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, che, si legge in una nota, “si unisce al dolore dei familiari” di Carlo e Gabriella Spini, “cristiani consueti da tempo a fare carità verso i paesi più poveri dell’Africa, ed assicura preghiere per le loro anime benedette ed il conforto della fede per i quattro figli e le rispettive famiglie”. La curia ricorda inoltre “Carlo e Gabriella nell’impegno nella loro parrocchia di San Paolo in Sansepolcro e nella loro vita cristiana vissuta con normalità, laddove la pratica della carità è il modo di vivere da cristiani”.

Intanto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si dice sgomento perché   “nessuna delle dichiarazioni ufficiali di Di Maio, Salvini e Conte ci dice perché erano su quell’aereo in Etiopia gli otto italiani morti. Erano cooperanti, membri di Ong, italiani che avevano deciso di impegnare la loro vita per gli ultimi della terra, di non dividere l’umanità in primi e secondi”. Rossi lo  ha scritto sul proprio profilo facebook.
“Questi governanti odiano i ‘buonisti’, accusano le Ong di ‘fare affari’, tagliano fondi alla cooperazione, non hanno parole per onorare otto italiani eroi del nostro tempo – ha ripreso il governatore -. Ho un figlio che lavora da anni in quelle parti dell’Africa, delle cui scelte sono fiero. È indegno e meschino il comportamento di questo governo”.

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