Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaAeroporto: 60% abitanti area Firenze favorevole potenziamento

Aeroporto: 60% abitanti area Firenze favorevole potenziamento

Sondaggio Ipr marketing per industriali fiorentini.

Il 62% degli abitanti nell’area fiorentina è favorevole alla realizzazione della nuova pista dell’aeroporto di Firenze: l’opera è considerata un’opportunità di sviluppo economico e di rilancio competitivo del territorio a livello internazionale. Consenso elevato tra gli abitanti di Firenze (67%), ma maggioranza di sì al progetto anche a Campi Bisenzio (51%) e Sesto Fiorentino (55%). E’ quanto evidenzia un sondaggio, commissionato da Confindustria Firenze, di Ipr Marketing sulla percezione dei cittadini nei confronti del progetto di ampliamento dello scalo fiorentino, condotto su un campione di 1500 abitanti tra Firenze, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Fiesole.

L’analisi, spiega una nota, evidenzia che l’80% degli intervistati ha conoscenza del progetto e il 60% ritiene che il potenziamento dell’aeroporto sia utile per lo sviluppo e per la competitivitĂ  internazionale del territorio.

“Abbiamo condiviso questa iniziativa con tutte le categorie economiche di Firenze e con la Camera di commercio – ha sottolineato il presidente degli industriali fiorentini Luigi Salvadori -. Questa è dunque un’iniziativa per il territorio. Alla luce dei dati del sondaggio possiamo dire che la popolazione vuole la nuova pista. E’ una questione di adeguatezza alle necessitĂ  di una delle prime economie urbane italiane. E l’aeroporto è inadeguato anche dal punto di vista ambientale”.

“In Toscana ci sono anche altri problemi rispetto all’aeroporto di Firenze. In questa regione
c’è una politica che non sa andare oltre il fatto che si sposta la pista di un aeroporto”. Così uno spazientito presidente della Regione Enrico Rossi, ha risposto, anche con parole forti, alla domanda di un giornalista. Il governatore si è lamentato perchè “stiamo ragionando da anni sullo spostamento di una pista, su una rimodulazione di un aeroporto esistente, e ci si divide su questo. Mi domando se non ci siano questioni piĂą grandi di questa ma non si parla d’altro”.

“Ho iniziato nel 2010 ad occuparmi di questo tema, adesso aspettiamo la Via, faremo fino
n fondo la nostra parte”, ha concluso.