E’ uno degli elementi emersi nel corso dell’incontro tra i rappresentanti del tavolo politico convocato dal sindaco di Prato Matteo Biffoni, per fare il punto sulla situazione dopo il via libera alla Via per il progetto del nuovo aeroporto fiorentino.
Almeno quattro Comuni della Piana fiorentino-pratese – Sesto Fiorentino, Poggio a Caiano, Carmignano e Calenzano – pensano di fare un proprio ricorso al Tar (separato da quello dei comitati) per evitare la costruzione della nuova pista dell’aeroporto di Peretola. E’ uno degli elementi emersi nel corso dell’incontro tra i rappresentanti del tavolo politico convocato dal sindaco di Prato Matteo Biffoni, per fare il punto sulla situazione dopo il via libera alla Via per il progetto del nuovo aeroporto fiorentino. Al tavolo hanno partecipato sindaci e assessori di Firenze, Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Signa, Lastra a Signa, Poggio a Caiano e Carmignano. Nel corso dell’incontro alcuni Comuni, si spiega in una nota dell’amministrazione pratese, “hanno spiegato di aver affidato ai propri legali lo studio della documentazione per capire se ci sono gli elementi per un eventuale ricorso al Tar, escludendo di poter sottoscrivere, in quanto rappresentanti istituzionali, il ricorso annunciato dai comitati”.
Nella nota, con riferimento al tavolo odierno, si rileva poi che se è valutato positivamente “l’accoglimento delle osservazioni presentate al ministero dell’Ambiente da parte dei Comuni, sia singolarmente sia collettivamente grazie al lavoro svolto dal tavolo tecnico” “resta però da sciogliere il nodo della rappresentativitĂ in Conferenza dei servizi”: in rappresentanza dei Comuni territorialmente coinvolti dalla variante sono chiamati i rappresentanti del Comune di Firenze e della CittĂ metropolitana di Firenze, “mentre anche gli altri Comuni vorrebbero un proprio rappresentante”. Anche Prato, che non ha diritto a sedere in Conferenza dei servizi, vorrebbe comunque da parte del ministero il via libera a un coinvolgimento diretto. Il sindaco Biffoni si è impegnato per questo “a chiedere a Galletti che la cittĂ sia chiamata in Conferenza dei servizi”.