Stando alla sentenza pubblicata oggi, il Tar ha accolto i ricorsi dei comitati e dei Comuni contrari al progetto di ampliamento dell’aeroporto di Firenze. La decisione comporta, secondo quanto appreso, l’annullamento del decreto ministeriale di Via. La sentenza è stata pubblicata oggi.
Come riporta il giornale online “Notizie di Prato”, il Tar ha accolto i ricorsi dei comitati e dei Comuni contrari al progetto, tra cui quello di Prato e di Sesto, ed ha annullato di conseguenza il decreto ministeriale di Via. Ciò significa che il progetto di Enac e di Toscana Aeroporti per realizzare una pista parallela all’autostrada che avrebbe portato aerei in decollo e in atterraggio sui cieli di Prato e della Piana è al palo.
La sentenza è stata pubblicata oggi, 27 maggio, a poche ore dalla chiusura dei seggi e sposa in pieno la linea dei comitati.
Con la sentenza n. 793/2019 il TAR della Toscana ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Sesto Fiorentino contro il decreto di VIA per il progetto del nuovo aeroporto di Firenze.
I giudici hanno accolto pienamente il ricorso, giudicando illegittimo il decreto di VIA poiché non ha compiutamente valutato l’impatto ambientale del progetto, prevedendo un elevato numero di prescrizioni che per tenore di fatto hanno posticipato la valutazione dell’impatto ambientale alla effettiva realizzazione del progetto. Tra gli elementi di criticità, anche la costituzione dell’osservatorio ambientale senza il coinvolgimento dei Comuni interessati dall’opera.
“Una giornata di straordinaria importanza per il nostro territorio e il suo futuro. Il TAR ha riconosciuto la validità delle ragioni dei Comuni, delle associazioni, dei comitati contro un’opera che noi riteniamo sbagliata – afferma il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi – Si tratta di una grande vittoria, che dovremo senz’altro approfondire, ma che nella sostanza è chiara: il decreto di VIA è illegittimo e cade, pertanto, tutto il castello giuridico e amministrativo messo su anche con alcune forzature per arrivare a realizzare a tutti i costi una pista incompatibile col nostro territorio e illegittima dal punto di vista giuridico. Un pensiero, oggi, va a tutti gli amministratori e ai cittadini che per anni si sono battuti contro un’opera sbagliata. L’unico rammarico è che a questo risultato si sia dovuti arrivare per via giudiziaria e non attraverso la politica”.
“Il progetto sottoposto a Via non conteneva quel grado di dettaglio minimo e sufficiente affinché il Ministero dell’Ambiente addivenisse ad una corretta valutazione di compatibilità ambientale, non essendosi individuati compiutamente le opere da realizzare”, si legge nelle sentenze pronunciate dai giudici della prima sezione del Tar della Toscana, che hanno accolto i cinque ricorsi presentati dai Comuni – Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Carmignano, Poggio a Caiano, Signa – e dai comitati.
Secondo i giudici “la previsione di un numero così elevato di prescrizioni, ma soprattutto il carattere e il tenore di queste ultime, dimostra inevitabilmente il difetto di istruttoria in cui sono incorsi i Ministeri” dell’Ambiente e dei Beni culturali “che si sono limitati a posticipare la valutazione dei relativi impatti ambientali”, perché le prescrizioni “devono attenere alla fase di esecuzione del progetto e non riguardare aspetti che avrebbero dovuti essere valutati e risolti in sede di Via.”
“Siamo esterrefatti della sentenza del Tar che con la sua decisione nega la validità della valutazione d’impatto ambientale per realizzare la nuova pista dell’aeroporto di Firenze. È difficile immaginare come si sia potuta prendere, da parte dei giudici, una decisione così in contrasto con quanto tre ministeri, Enac, Regione Toscana, amministrazioni locali concordemente hanno approvato in un documento frutto di anni di lavoro”. Lo afferma in una nota il Comitato Sì Aeroporto. “Increduli, aspettiamo il Consiglio di Stato per capire se a prendere un abbaglio su un progetto così importante e decisivo per il territorio siano state molteplici istituzioni dello Stato italiano oppure un singolo tribunale – prosegue la nota – Nel frattempo chiediamo alle imprese di non desistere: coloro che dovevano investire allettati dalla nuova infrastruttura mantengano gli investimenti, coloro che stavano per disinvestire aspettino a farlo. Il Comitato Sì Aeroporto continuerà a fare di tutto per portare avanti il progetto e dare voce a chi non si arrende, come le migliaia di cittadini che hanno firmato l’appello sul sito www.siaeroporto.org”.