“Non trovo parole educate per commentare la decisione della Giunta regionale di proporre il riavvio dell’iter per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze. In un momento come questo, nel pieno di una crisi sanitaria che è anche sociale ed economica, si trovano tempo e risorse per un progetto già bocciato ovunque (dai cittadini, dal buon senso e dai tribunali). Io qualche idea di come usare 150 milioni pubblici in modo molto più utile ce l’avrei”. Lo scrive su facebook il sindaco di Sesto Fiorentino (Firenze) Lorenzo Falchi commentando l’avvio del procedimento di variante al Pit da parte della Regione Toscana.
La procedura per una nuova variante al Pit per l’aeroporto di Firenze “parte in un momento quanto mai inopportuno, in cui tutta l’attenzione delle istituzioni e delle forze politiche devono essere concentrate sull’emergenza sanitaria ed economica che stiamo attraversando a causa della diffusione del Coronavirus. Inoltre, trovo che sia sbagliato far partire adesso, a pochi mesi dalla fine della legislatura regionale, un iter che prevede la sua conclusione nel 2021”. A dirlo è Serena Spinelli consigliere regionale del Gruppo misto ed esponente di 2020 a sinistra.
“Ogni ipotesi di nuova pista a Peretola – aggiunge Spinelli in una nota – già bocciata dalla giustizia amministrativa a più riprese e ad ogni livello, fino a quello del Consiglio di Stato,
mi vedrà fermamente contraria”, “a maggior ragione – aggiunge – dopo l’emergenza ci sarà da ripensare al nostro modello di sviluppo, che sta mostrando tutte le sue fragilità, e saranno necessari interventi importanti, da parte delle istituzioni, da quelle europee fino agli enti locali, per dare sostegno a cittadini e imprese, a partire da coloro che saranno più duramente colpiti”.
“Sull’aeroporto di Peretola c’è stata una sentenza e non si può ignorare, come non si può ignorare l’esigenza di uno sviluppo armonico a livello regionale e la strategicità dello scalo pisano”. Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Pd, Alessandra Nardini, sottolineando che “non è più possibile procedere per automatismi” e che “l’emergenza Coronavirus ristabilisce oggettivamente priorità e urgenze di intervento e investimenti insieme a una seria revisione dei modelli di sviluppo sempre più nel senso della sostenibilità”. Non si può ignorare, secondo Nardini, “che ci sarà un calo generale dei flussi, non si sa per quanto, e che questo dato si aggiungerà alla già seria flessione di passeggeri del ‘Galilei’, su cui ho più volte espresso preoccupazione e richiesto interventi strategici”. “Pd e coalizione di centrosinistra – conclude – devono riaprire la discussione insieme agli amministratori, ai livelli territoriali e a quello regionale, con quello sforzo di sintesi che fino a qui è mancato, perché le posizioni e le critiche sono trasversali dentro e fuori il Pd e il centrosinistra, all’interno degli schieramenti politici e tra i vari territori coinvolti”.