“Ci sono condizioni per eseguire piano industriale”.
Il miglioramento del mercato dell’acciaio e l’individuazione di nuovi partners consentiranno
da subito la produzione di 3 milioni di tonnellate per anno di acciaio, ed entro due anni di un ulteriore milione, così da non dover dipendere ulteriormente dall’acquisto di semilavorati e tornare a controllare l’intera value chain. E’ quanto si legge in una nota di Aferpi emessa dopo l’assemblea dei soci che si è tenuta oggi a Roma.
All’assemblea, oltre al presidente, Issad Rebrab, erano presenti l’amministratore delegato del gruppo Cevital, Said Benikene, i consiglieri e sindaci della società e il commissario
della Lucchini, Piero Nardi. All’ esame i conti della società al 30 giugno, approvati dal cda lo scorso 20 ottobre, anche in vista dell’ingresso di nuovi soci e della preparazione del nuovo
piano industriale.
L’analisi dei conti, si legge nella nota, ha confermato che ‘esistono tutte le condizioni economiche per eseguire il piano industriale oggetto del previsto accordo coi nuovi partners comunicati all’amministrazione Nardi ed al Governo, entro il termine concordato del 31 ottobre’.
Prima dell’inizio dell’assemblea, Issad Rebrab, informa ancora Aferpi, ha ricevuto le rappresentanze sindacali che stazionavano dinanzi agli uffici che ospitavano l’assemblea ed ha ‘chiesto loro fiducia, in risposta alla lettera a lui indirizzata dai sindacati, illustrando i prossimi passi previsti con i nuovi partners’. Con l’occasione, ha ricordato – si sottolinea – che i tempi per attuare l’investimento di Piombino ‘sono stati dilatati, come noto, da complesse circostanze non tutte nel controllo di Cevital’.