Sab 21 Dic 2024
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ToscanaCronacaAferpi: Sì Toscana, insostenibile marchettificio elettorale

Aferpi: Sì Toscana, insostenibile marchettificio elettorale

“Siamo ormai vicini al silenzio elettorale. Finalmente si silenziano anche le incredibili promesse delle istituzioni toscane”, così come “l’insostenibile ‘marchettificio’ di queste settimane, che vede l’apice nell’ennesima speculazione sui lavoratori della ex Lucchini.

I sorrisi e le strette di mano a favore di telecamera per Piombino, non ci convincono, e non possono bastare i 75 milioni assicurati da Jindal per rimanere tranquilli sul futuro di Aferpi”. Lo affermano i consiglieri regionali di Sì Toscana a sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti. “Dalla fine del 2017 a oggi – sottolineano in una nota – abbiamo assistito ad un continuo susseguirsi di accordi, reperimenti di risorse e impegni, non solo a livello nazionale, ma anche a livello regionale toscano, che non ha eguali nel passato.Sembra arrivato il Bengodi”.

Per i consiglieri, “in Toscana, il picco di questo fenomeno, lo abbiamo visto in questi ultimi giorni con l’annuncio della stabilizzazione di 500 precari della sanità, del rilancio delle acciaierie Aferpi ex Lucchini grazie all’intesa tra Regione, Governo e Jindal, passando dai 500 euro al mese per i disoccupati, l’aumento di 85 euro al mese per 36 mila dipendenti degli enti locali, e per gli infermieri fino alla svolta per i 120 dipendenti della Malo. Viene da sospettare che ci vorrebbero le elezioni ogni sei mesi”. Fattori e Sarti condannano “questa forma di ricerca di consenso elettorale all’ultimo tuffo, spesso sulla pelle dei lavoratori più in difficoltà”.