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Mar 22 Apr 2025
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Toscana🎧 Affitti Brevi, Consiglio di Stato 'boccia' divieti comuni. Funaro 'non ci...

🎧 Affitti Brevi, Consiglio di Stato ‘boccia’ divieti comuni. Funaro ‘non ci fermiamo’

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🎧 Affitti Brevi, Consiglio di Stato 'boccia' divieti comuni. Funaro 'non ci fermiamo'
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La decisione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da una proprietaria a cui era stato impedito di svolgere attività di locazione turistica. La sindaca Funaro: “andiamo avanti”

I giudici del Consiglio di Stato, esprimendosi su una questione sollevata da una cittadina di Sirmione sul Garda,  hanno annullato la precedente sentenza del TAR, ritenendo errato che il Comune avesse il potere di richiedere documentazione aggiuntiva oltre a quella prevista dal regolamento regionale, e soprattutto di vietare alla cittadina di stipulare contratti di affitto a scopo turistico.

Il Comune di Sirmione aveva adottato un regolamento nel gennaio 2022 che imponeva restrizioni alle locazioni turistiche. Una proprietaria ha impugnato il provvedimento, ottenendo una prima pronuncia favorevole dal TAR. Il Consiglio di Stato ha confermato questa posizione, sottolineando che l’attività di locazione turistica non imprenditoriale non può essere assimilata alle strutture ricettive tradizionali.

Il Comune aveva imposto l’obbligo di presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) e una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA), equiparando le locazioni turistiche a strutture ricettive tradizionali.​

Il Consiglio di Stato ha annullato il provvedimento comunale, stabilendo che, secondo l’articolo 38 della legge regionale n. 27 del 2015, per la locazione turistica non è richiesto l’obbligo di presentare una SCIA, ma solo una comunicazione di avvio attività. La sentenza chiarisce che le locazioni turistiche, quando esercitate in forma non imprenditoriale, non possono essere assimilate alle case vacanza e, di conseguenza, non sono soggette agli stessi vincoli normativi

Secondo la sentenza del Consiglio, l’amministrazione comunale non ha alcun diritto di limitare la libertà contrattuale del proprietario, né può impedire che questi affitti i propri immobili a turisti, purché lo faccia in forma non imprenditoriale. La libertà di utilizzare il proprio bene in questo modo rientra nella sfera privata e non può essere sottoposta a vincoli locali.

arco Celani, presidente di AIGAB (Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi), ha sottolineato l’importanza della sentenza, definendola una vera e propria linea guida che fa giurisprudenza. Celani ha aggiunto che la decisione verrà presa a riferimento anche in altre vertenze, come quelle in corso a Bologna e Firenze, e ha ricordato che decine di proprietari colpiti dalle restrizioni del Comune di Sirmione potrebbero ora chiedere un risarcimento, avendo visto limitata ingiustamente la loro libertà di affittare

Nella sentenza, al di là del caso specifico, infatti si legge: «Nel quadro normativo attuale, l’attività di locazione di immobili, anche a finalità turistica, che sia esercitata in forma non imprenditoriale, essendo un atto dispositivo dell’immobile, riconducibile al diritto del proprietario e alla libertà contrattuale, non ricade nell’ambito dell’articolo 19 della legge n. 241 del 1990 e non è soggetto a poteri prescrittivi ed inibitori della pubblica amministrazione».

La sentenza può avere quindi un impatto diretto su molte amministrazioni locali che avevano introdotto regolamenti restrittivi sugli affitti brevi. Ad esempio, il Comune di Firenze aveva vietato nuovi affitti brevi nel centro storico, ma il TAR ha dichiarato decaduta la norma, evidenziando l’incompatibilità con il piano operativo comunale. Altri Comuni, come Roma e Bologna, potrebbero vedere impugnati regolamenti simili alla luce di questa pronuncia.