Site icon www.controradio.it

Afghanistan: ass.re Monni incontra rifugiati

Afghanistan

L’assessora alla protezione civile della Regione Toscana Monia Monni ha incontrato i rifugiati provenienti dall’Afghanistan che si trovano in quarantena in un albergo sanitario a Montecatini (Pistoia).

“Sono uomini e donne con le proprie storie, sogni e speranze – afferma Monni – con un vissuto e, soprattutto, con un futuro. Dar voce a queste persone è importante, ascoltarle è fondamentale”. Lo ha dichiarato l’assessora alla protezione civile della Regione Toscana Monia Monni che oggi ha incontrato i rifugiati provenienti dall’Afghanistan che si trovano in quarantena in un albergo sanitario a Montecatini (Pistoia).

Fra i rifugiati che hanno concesso la loro testimonianza a InToscana, un medico di 38 anni e un imprenditore di 36, che hanno voluto restare anonimi per paura delle ritorsioni dei talebani sui loro cari che non sono riusciti a scappare. “Ho portato con me dall’Afghanistan tutta la mia famiglia, mia figlia e mio figlio – ha spiegato l’imprenditore – sono tutti qui con me, ad eccezione di tutto quello che ho guadagnato e costruito in questi vent’anni. Tutto è rimasto lì, attualmente avevo all’interno della base il mio negozio di ricamo con tutti i macchinari, avevo circa 70mila dollari di investimenti, e venendo qui tutto è andato perduto. Spero che il governo ci aiuti a far ripartire e ricreare qui la mia azienda”.

“Dopo tre giorni sono entrato nell’aeroporto – racconta il medico – per altri due giorni sono rimasto dentro con la mia famiglia e i miei figli sulla pista. Non avevamo niente da indossare durante la notte e faceva molto freddo in Afghanistan, e durante il giorno era molto caldo sotto il sole. L’unica cosa che avevamo era l’acqua: dentro potevamo avere l’acqua ma non il cibo, e niente nemmeno per i bambini, avevamo un solo vestito e una piccola borsa, avevo con me il computer, i documenti e alcuni pannolini per i bambini, e questo è tutto. E’ stato molto difficile. So solo che qui sono al sicuro e non riesco a pensare a quale sarà il mio futuro qui, l’unica cosa che so è che sono al sicuro, è tutto”.

Exit mobile version