Quest’anno gli Africa Unite  celebrano 40 anni di carriera. Per l’occasione propongono un concerto in streaming nel giorno del 40° anniversario della morte di Marley. A ciò si aggiunge la pubblicazione in digitale del loro catalogo storico in attesa del nuovo disco di inediti. L’intervista a cura di Davide Agazzi
Era il 1981 quando, immediatamente dopo la prematura scomparsa di Bob Marley, Bunna e Madaski formarono gli Africa Unite, cominciando il percorso che oggi li ha portati a diventare il gruppo più longevo e rappresentativo del reggae in Italia.
Quarant’anni dopo gli Africa Unite celebrano, nel giorno dell’anniversario della morte di Marley, i loro quarant’anni con un concerto live in streaming su Bandcamp per festeggiare insieme alle persone che in questi anni hanno condiviso con loro la passione per la musica e per il reggae. Il monitor di un computer non è una dancehall ma gli Africa Unite cercheranno di essere vicini al loro pubblico come dal palco. Un live virtuale ma diretto. L’unico modo possibile, oggi, per rivivere, in una serata, questi ultimi quarant’anni di storia della musica degli Africa Unite.
Durante il live streaming gli A.U. presenteranno alcuni dei brani storici del loro repertorio e le nuove versioni dell’album People Pie (1991) che hanno completamente ri-registrato e re-interpretato in questi mesi di isolamento e che, a partire da maggio, saranno ripubblicate da Believe sulle piattaforme di streaming e digital store insieme a Mjekrari (1987) e ‘Llaka! (1987), i primi due album della band. Seguirà la pubblicazione digitale del repertorio mai distribuito digitalmente.
Numeri è invece il titolo del nuovo disco, previsto per l’estate ed anticipato dal singolo 41 Bullets, che ripercorre un sanguinoso episodio di cronaca americana: l’omicidio di un ragazzo africano, Amadou Diallo, da parte di quattro poliziotti, poi, assolti.