Il caso sollevato dalla foto di un membro del comitato locale di Liberi e Uguali a Figline Valdarno.
“Pochi giorni fa il quotidiano il Tempo l’ha messo in prima pagina addirittura come “uomo dell’anno”. Ma ormai non esiste più un limite: stamani abbiamo scoperto che nelle edicole si vendono agende con l’effige di Benito Mussolini in copertina e altre immagini all’interno, come se fosse la cosa più normale del mondo. Mentre quella in vendita nell’edicola di Figline Valdarno, e temiamo in molte altre edicole d’Italia, non è un’imperdibile occasione editoriale, come viene descritta nella confezione, ma l’apologia di un dittatore protagonista delle pagine più buie della storia del nostro Paese”.
“Mentre partiti e associazioni neofasciste si sono caratterizzate nell’ultimo periodo con comportamenti di natura squadristica e prevaricatrice, episodi di questo tipo non possono più essere tollerati e derubricati a elementi folkloristici, né tantomeno elevati a materiale di divulgazione o approfondimento storico. Si tratta di una grave involuzione democratica e culturale, verso la quale non può abbassare la guardia chi come noi crede che farlo, a partire anche dalle piccole cose, abbia contribuito al ritorno e alla diffusione di vecchie e nuove destre di ispirazione fascista, anche tra le giovani generazioni, e nelle periferie dove trovano facile presa nel soffiare sul fuoco del disagio economico e sociale”.
“Pensiamo quindi che, come stanno già facendo molte associazioni, alle quali esprimiamo il nostro sostegno, anche come Liberi e Uguali ci impegneremo sul territorio perché sia sempre rivendicata l’applicazione dell’art. 12 delle norme transitorie della Costituzione, che si esprime contro ogni forma di organizzazione fascista. E per ribadire, come costante della nostra azione politica, il principio che l’antifascismo è un valore fondativo della nostra libertà e delle nostre istituzioni democratiche”.
A dichiararlo i comitati di “Liberi e Uguali con Pietro Grasso” della provincia di Firenze.