Firenze, l’aggressione ad un gruppo di studenti da parte di giovani di Azione Studentesca ieri davanti al liceo Michelangiolo di Firenze non sarebbe un episodio isolato, un fatto simile sarebbe successo nei giorni precedenti davanti a un altro liceo fiorentino, il Pascoli.
Un copione con molte similitudini all’aggressione del Michelangelo, e in questo caso sarebbero state anche brandite delle cinghie ma per fortuna senza sfociare in violenze fisiche.
Alle 8 del mattino di giovedì alcuni ragazzi di Azione Studentesca svolgono un volantinaggio poco distante dall’ingresso del liceo, in viale Don Minzoni. Alcuni studenti si avvicinano, dicono loro qualcosa, ed è allora, stando alle testimonianze riportate, che un gruppo, reso irriconoscibile da cappucci calati sulla fronte, appare all’improvviso e si toglie la cintura dai pantaloni iniziando a brandirle mentre i ragazzi, spaventati, si rifugiano nell’androne della scuola.
Fuori, esce anche una professoressa che si mette di mezzo per proteggere i suoi studenti ed evitare che succeda il peggio. A confermare l’episodio, come riporta Il Tirreno, la dirigente dell’istituto Maria Maddalena Erman.
“Abbiamo subito chiamato la Digos e i carabinieri – spiega – le indagini sono in corso, mi affido alle forze dell’ordine. Ma quando ho saputo di quanto accaduto al liceo Michelangelo non ho potuto fare a meno di notare la triste somiglianza con quanto successo nella nostra scuola”.
Il mattino seguente, spiega ancora la dirigente, “abbiamo trovato sulla parete all’ingresso della scuola alcune scritte inneggianti al fascismo. Un fatto da non ignorare e che mi ha portato a chiamare, di nuovo, Digos e carabinieri che sono venuti sul posto. Ringrazio le forze dell’ordine per l’impegno e auspichiamo che i responsabili siano individuati al più presto. In ogni caso per tuti e due gli episodi ho presentato denuncia”.