Ven 15 Nov 2024
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“Al Mugello non si dorme”, film documentario a cui tutti possono partecipare

Il film documentario di Marta Innocenti “Al Mugello non si dorme”, cambia pelle e diventa un grande film corale, un archivio virtuale collettivo che racconta la storia delle notti più belle della MotoGp.

La produzione del film “Al Mugello non si dorme”, temporaneamente sospeso, ha deciso di raccontare questa storia nonostante le conseguenze e le limitazioni causate dall’epidemia di Coronavirus, pensando che in questo momento di vuoto sia ancora più importante stringersi intorno ai propri ricordi e alle proprie passioni.

Per celebrare la nostalgia del Gp del Mugello che per la prima volta dopo quasi 30 anni non avrà luogo, la produzione del film ha deciso quindi di percorrere una nuova strada: “Quella del ricordo collettivo di un evento che da sempre porta spensieratezza e felicità nel cuore di tutti coloro che lo vivono a 360°. Come? Chiedendo a tutti gli spettatori, ai fan, a chiunque abbia partecipato alla tre giorni del Mugello anche solo per un anno, di inviarci le loro storie, le loro memorie visive e sonore, i loro racconti, con l’obiettivo di costruire il film come un flusso autentico e vitale di ricordi”.

In pratica, chiunque voglia partecipare, dietro specifica liberatoria, potrà inviare materiale audiovisivo di ogni tipo: video in digitale, pellicola, in bianco e nero, colore, girati in cassetta, con cellulari, action camera, o qualunque altro supporto possibile, senza limiti di durata o di racconto, così come audio, messaggi vocali, videomessaggi, dove viene raccontata un’esperienza al Mugello.

Queste sono le domande a cui dovrete cercare di rispondere con le vostre ‘storie’: “Cosa rappresenta per voi, cosa vi manca di più di questi tre giorni unici? Com’è il vostro umore in questo strano 2020 e come pensate che sarà il futuro dei grandi eventi: li vivremo come prima, o cambieranno? Il coro “Al Mugello non si dorme” lo canteremo ancora? E se sì, come sarà? Sarà come in passato o diventerà qualcos’altro?”.

Potete inviare le vostre storie all’indirizzo mail: [email protected]. Una volta valutato il materiale verrete contattati e riceverete la liberatoria per l’utilizzo dei vostri materiali.

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