La modernizzazione influenza il modo in cui cambiano le città. Urbanisti, sociologi ma anche scrittori, pittori, musicisti e fotografi raccontano il loro sguardo sulle metropoli in trasformazione nel libro di Giandomenico Amendola “Sguardi sulla città moderna. Narrazioni e rappresentazioni di urbanisti, sociologi, scrittori e artisti” (Edizioni Dedalo; collana Nuova biblioteca Dedalo). Il volume sarà presentato e raccontato venerdì 22 novembre al Museo del Novecento da Sergio Givone, Francesco Gurrieri, e dal direttore artistico Sergio Risaliti, in dialogo con l’autore.
Il saggio di Amendola “Sguardi sulla città moderna. Narrazioni e rappresentazioni di urbanisti, sociologi, scrittori e artisti”, affronta in maniera interdisciplinare il tema delle città profondamente trasformate dal processo di modernizzazione. I grandi cambiamenti dovuti alla rivoluzione industriale e all’ascesa della borghesia non investono la forma fisica e l’organizzazione sociale delle città, ma anche la coscienza e l’esperienza dei singoli individui.
I cambiamenti influiscono sulla cultura e i modi con cui la città è vista e raffigurata, sono cambiati gli sguardi. La grande trasformazione viene narrata e rappresentata da coloro che, diversamente dagli urbanisti e dai sociologi, vedono la città dal basso, con l’occhio della quotidianità, cogliendone varietà e ricchezza talvolta meglio degli esperti.