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Al Teatro del Maggio, novembre è il mese di Rossini

In occasione dei 150 anni dalla morte del compositore, il Teatro del Maggio celebra Gioachino Rossini con una serie di proposte per tutta la famiglia: un totale di  44 appuntamenti che contemplano “La Cenerentola, ossia la bontà in trionfo” nella versione originale, “Un lampo, un sogno, un gioco” nella riduzione da “La Cenerentola”, per ragazzi, lo spettacolo per bambini “The Rossini Game” e un concerto celebrativo nella Basilica di Santa Croce il 13 novembre,  giorno dell’anniversario.

Per ricordare Gioachino Rossini nell’anno in cui se ne celebrano i 150 anni dalla morte il Teatro del Maggio ha deciso di dedicare un mese intero di programmazione al compositore  marchigiano con 44 appuntamenti in calendario, suddivisi tra La Cenerentola, ossia la bontà in trionfo,  nella versione originale, Un lampo, un sogno, un gioco, versione di La Cenerentola ridotta per ragazzi, lo spettacolo – anche questo per famiglie e ragazzi – The Rossini Game e infine un concerto celebrativo fissato per il 13 novembre (data della morte) che verrà eseguito davanti alla tomba del compositore, nella Basilica di Santa Croce.

Il primo ad andare in scena è uno dei capolavori più apprezzati di Rossini, La Cenerentola, ossia la bontà in trionfo, nell’ allestimento che porta la firma del teatro fiorentino e che il pubblico in una versione simile, ha potuto applaudire nel cortile di Palazzo Pitti nella stagione estiva nel giugno 2017.  L’opera, melodramma giocoso in due atti su libretto di Jacopo Ferretti liberamente ispirato alla fiaba di Charles Perrault, debutta sul palcoscenico del Teatro del Maggio il 7 novembre alle 20 (altre recite 8,9,10,13 e 14 novembre ore 20 – 11 novembre ore 15:30) e vede  il maestro Giuseppe Grazioli sul podio e Manu Lalli alla regia. Nel ruolo di Angelina, ossia la Cenerentola, si ascolterà Teresa Iervolino, una delle voci più acclamate e apprezzate del repertorio belcantista qui al suo atteso debutto al Maggio Fiorentino.  “Una volta c’era un re”, è la canzone di Cenerentola, che sogna di sfuggire alle due sorellastre sciocche e importune, desiderio che diventerà realtà sposando il principe don Ramiro. Tratta dalla celeberrima favola seicentesca, nel libretto di Ferretti la matrigna è sostituita dallo spassosissimo don Magnifico, Cenerentola non perde la scarpetta, ma è il furbo Alidoro a organizzare la festa che le permetterà d’incontrare il principe, inscenando un falso incidente per permettere a lei di essere riconosciuta. Il lieto fine è assicurato, con una punta di malizia, dalla novella sposa che rivolgendosi al patrigno e alle sorellastre canta “sarà mia vendetta il lor perdono”.

“Cenerentola – spiega la regista Manu Lalli – è certo una fiaba (e in questa versione le suggestioni narrative della fiaba classica sono mantenute quasi per intero, dalla fata, alla zucca), ma è anche molto di più. Rossini scrive come uomo del suo tempo e ciò che scrive, pur senza un dichiarata intenzione edificante, risponde al sentire comune del tempo nel quale l’artista vive e lavora. È la storia del desiderio di un riscatto sociale che così tanto in quel momento storico l’Italia sta vivendo. Un desiderio di libertà, ma più ancora di rivendicazione di diritti, che in tutto il paese, come in casa del cattivo Barone, patrigno di Angelina, sono stati repressi dalla stupidità e dall’ignoranza”

Subito dopo il debutto de La Cenerentola nella versione originale, in cartellone per sette recite, va in scena anche la riduzione per ragazzi (dai 6 ai 14 anni) La Cenerentola. Un lampo, un sogno, un gioco, a partire dall’8 novembre alle 10.30 per cinque recite (altre recite 9, 13, 14 alle 10:30 e 10 novembre alle 15:30). Lo spettacolo, tratto dall’opera di Rossini, scritto e diretto da Manu Lalli con il maestro Giuseppe La Malfa sul podio a dirigere l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino rientra nel progetto “All’Opera”, ed è una nuova produzione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in collaborazione con Venti Lucenti e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e il contributo del Comune di Firenze e Chiavi della Città.

Il 13 novembre, data della morte di Rossini, è in programma un concerto celebrativo ad ingresso libero (posti limitati) all’interno della Basilica di Santa Croce, davanti alla tomba del compositore. Ad esibirsi il Coro di voci bianche e il Coro femminile del Maggio che interpreteranno una selezione di brani tratti dal repertorio rossiniano.

A partire poi dal 17 novembre per un totale complessivo di 31 recite (che sconfineranno nel mese di dicembre), spazio a The Rossini Game. Giocando con Gioachino (20, 21, 22, 23, 27, 28, 29, 30 novembre alle 10 e alle 11.30; 4, 5, 6, 7 dicembre alle 10 e alle 11:30; 17, 24, 1 dicembre alle 16:30; 18 e 25 novembre, 2 e 9 dicembre alle 11), nuova produzione del Maggio in coproduzione con Venti Lucenti che vedrà i protagonisti coinvolgere direttamente il giovane pubblico in sala (ragazzi tra i 6 e i 14 anni) in un divertente “gioco” sulle note di Rossini. Il Rossini Game verrà portato dal Maggio anche nel circuito del Maggio Metropolitano nel mese di dicembre per altre 13 recite il che porta al totale per questo titolo a 44 recite tra la sede del Maggio e gli appuntamenti in Città metropolitana ripercorrendo il grandissimo successo del precedente WAM Game, il gioco di Mozart che ha già superato le settanta rappresentazioni.

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