Uno dei testi shakesperiani meno conosciuti in scena per la stagione di Pistoia capitale della cultura. Domani al saloncino Manzoni la compagnia incontra il pubblico
Dopo Giulia Lazzarini, un’altra grande attrice torna al Teatro Manzoni: è Maddalena Crippa, protagonista, nel ruolo del titolo, di Richard II, uno dei testi shakesperiani meno conosciuti, in scena da oggi al 19 novembre nella stagione di prosa per “Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017” (feriali ore 21, festivo ore 16). Un’occasione preziosa, a lungo cercata, per ospitare a Pistoia uno spettacolo di Peter Stein, il grande regista tedesco, tra i massimi artisti internazionali, che da anni lavora stabilmente anche nel nostro paese (da ricordare almeno l’allestimento de I demoni di Dostoevskij, realizzato nel 2009, una maratona di quasi 12 ore di grandissimo teatro con oltre 25 attori, in Toscana visto solamente al Teatro Fabbricone di Prato). Ed è grazie alla collaborazione con il Teatro Metastasio, produttore dello spettacolo, che è oggi possibile ospitare a Pistoia il lavoro del Maestro Stein.
In scena, al fianco di Maddalena Crippa, un cast eccellente composto da Alessandro Averone, Gianluigi Fogacci, Paolo Graziosi, Andrea Nicolini, Graziano Piazza, Almerica Schiavo, Giovanni Visentin, Marco De Gaudio, Vincenzo Giordano, Luca Iervolino, Giovanni Longhin, Michele Maccaroni, Domenico Macrì, Laurence Mazzoni. Lo spettacolo, presentato nella traduzione di Alessandro Serpieri, è impreziosito dalle scene di Ferdinand Woegerbauer, dai costumi di Anna Maria Heinreich e dalle luci di Roberto Innocenti.
Per il ciclo “Il teatro si racconta”, la compagnia incontrerà il pubblico domani alle ore 17,30 al Saloncino Manzoni. Aperitivo in tema alla Caffetteria del Teatro oggi e domani, alle 19,30 con “Shakespeare at dinner”: speciale degustazione di formaggi e dolci della tradizione inglese.
“Richard II occupa un posto particolare nell’opera di Shakespeare – spiega il regista Peter Stein – anche fra le sue tragedie dedicate ai Re. Il dramma tratta esclusivamente della deposizione di un re legittimo. Un tema politico eminente che facilmente si può trasporre ai nostri tempi: è possibile deporre un sovrano legittimo? Il nuovo re non è un usurpatore? Una tale deposizione non è simile all’assassinio di ogni ordine tradizionale? Durante il suo regno Richard II ha messo contro di sé tutte le forze sociali: egli ha sfruttato il proprio potere in tutte le direzioni immaginabili, ha sconfinato le proprie competenze e si è preso ogni libertà, anche sessuale. È un giocatore, un attore, ma pur sempre un re che, anche dopo la sua deposizione, rimane un re; mentre il suo rivale – che prende il suo posto sul trono come usurpatore – genera esattamente lo stesso meccanismo di ostilità contro il suo potere, poiché tale potere si basa sul puro arbitrio. Richard, che nella sua esaltazione va oltre il proprio tempo, poiché la monarchia assoluta si sarebbe sviluppata molto più tardi, può essere interpretato utilmente da una donna che recita la parte maschile. In questo modo diventa ancora più chiaro il carattere inconsueto di questo re e gli aspetti fondamentali della discussione politica risultano più evidenti. Anche la profonda malinconia dell’ultimo monologo di Richard, quando è in carcere, dove parla dell’inutilità e della mancanza di senso dell’esistenza umana, ci può toccare in modo più commovente.”
I biglietti da 10,00 a 28,00 euro sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112 www.teatridipistoia.it