In occasione del Dantedì inaugurazione del cenotafio di Dante Alighieri a Santa Croce con lettura dell’attrice Monica Guerritore
In occasione del Dantedì 2021 nella basilica di Santa Croce viene presentato il restauro del cenotafio del Sommo poeta, nel settimo centenario della sua morte. Con la presenza della presidente dell’Opera di Santa Croce, Irene Sanesi – il sindaco Dario Nardella, la prefetta Alessandra Guidi e il presidente della Regione Eugenio Giani.
Il cenotafio di Dante, primo riconoscimento ufficiale della città di Firenze al poeta morto in esilio e sepolto a Ravenna, viene promosso dal granduca Ferdinando III e realizzato grazie a una sottoscrizione pubblica firmata da alcuni degli intellettuali più in vista della vita civile e culturale fiorentina, tra cui Gino Capponi e Vittorio Fossombroni, nel 1818. Il monumento vede Dante, vestito all’antica e con una corona di alloro, seduto in posizione sopraelevata al centro della composizione, in atteggiamento pensoso e con il braccio poggiato su un libro. Il sarcofago è affiancato da due figure femminili: a sinistra l’Italia in piedi e a destra la Poesia piangente, adagiata sulla tomba che tiene in mano una corona d’alloro e un volume con incisi i versi della Divina Commedia “Io mi son un che quando amore m(i) spira, noto”.
L’attrice Monica Guerritore ha declamato alcuni versi del I canto dell’Inferno e del XXIV canto del Purgatorio. “Dante è il più grande, il più innovativo e il più originale dei nostri poeti e quindi dobbiamo fare di tutto per tenere in vita la sua grande arte”, spiega Guerritore. “Beatrice e Francesca sono la grande complessità dell’universo femminile che mette contrapposte e insieme. Dante cadere in Francesca tutte le contraddizioni tra spiritualità e sessualità: la grande potenza del racconto dell’amore, ciò che è fuori è dentro”.
La presentazione del restauro del cenotafio di Dante nella basilica di Santa Croce ha inaugurato le celebrazioni del Dantedì a 700 anni dalla sua morte. La data è quella che gli studiosi riconoscono come l’inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia.
“Abbiamo messo in campo una quantità di progetti bellissimi nonostante le restrizioni del covid”, dice il sindaco Nardella, “abbiamo coinvolto giovani scuole e teatri, in questo momento in quasi tutte le scuole fiorentine si sta leggendo Dante, come qui a Santa Croce”.
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