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🎧 Colonne mobili da 12 regioni a sostegno degli alluvionati

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Colonne mobili da 12 regioni per un totale di 2000 persone dislocate nelle aree alluvionate. Stamani, in Regione, il presidente Eugenio Giani ha incontrato il Governatore della Puglia, Michele Emiliano, qui in veste di vicepresidente della Conferenza delle Regioni e al timone della colonna mobile della Puglia. “La Toscana rinascerà più forte di prima” ha detto Emiliano. Permane la questione della gestione dei rifiuti, per cui si stanno cercando aree di stoccaggio, per poi smaltirli fuori e dentro il territorio regionale. L’assessora alla protezione civile Monia Monni: “E’ comprensibile la rabbia dei cittadini che dicono di essere stati lasciati soli, ma la Protezione Civile c’è”.

Stamani, in Regione, il presidente della Regione Eugenio Giani ha incontrato il Governatore della Puglia Michele Emiliano, arrivato in Toscana con la sua colonna mobile, una cinquantina di operatori, che insieme a quelli mandati da altre undici regioni – Basilicata, Campania, Calabria, Piemonte, Liguria, Umbria, Lazio, Emilia Romagna, Marche, Val d’Aosta, Lombardia – rappresentano un corpo di 2000 persone dislocate nelle aree alluvionate a sostegno dei volontari. “Ringrazio Emiliano – ha detto Giani – qui soprattutto nella veste di Vicepresidente della Conferenza delle Regioni. Il corpo di 2000 operatori inviato è fatto di persone altamente specializzate che integrano la loro azione con una di tipo volontario. La sinergia la vediamo e la tocchiamo con mano”. Gli fa eco Michele Emiliano, per il quale “la Toscana ritornerà più forte di prima”. Giani ringrazia anche Stefano Bonaccini e l’Emilia Romagna, che stanno svolgendo un ruolo importante nella predisposizione delle ordinanze, con particolare riferimento a quella della gestione dei rifiuti, che rimane il tema centrale e per i quali si stanno cercando aree di stoccaggio, ovvero “aree coperte da una normale pavimentazione o da asfalto, perché i rifiuti non vadano poi a infiltrarsi nel terreno, e in cui noi invitiamo a portare i rifiuti”.Secondo Giani “abbiamo bisogno non solo di Alia“, il gestore dei rifiuti dell’Ato Toscana Centro, ma anche di “altre aziende che possono arrivare anche da fuori regione”. “Penso per la Toscana alla presenza di aziende di rifiuti come Hera o Iren. Tutti questi soggetti devono però essere contrattualizzati con Alia, e questo nell’ordinanza l’ho messo”. Poi, sull’ammontare dei danni, puntualizza: “’Non voglio mettermi a fare la gara della conta dei danni, che sono molti, ma noi li identifichiamo quando siamo in grado di dirli, e non quando si sparano delle cifre senza avere fino in fondo la vera e autentica conoscenza di quello che accade. Dobbiamo chiaramente chiedere alle autorità di governo i rimborsi, ma con senso di responsabilità”. Sui ristori diretti, la Regione Toscana ha fatto l’elenco delle famiglie e delle imprese più danneggiate dall’alluvione: sono previste fino a 5.000 euro per le prime e fino a 20.000 euro per le seconde. “E’ un primo intervento temporaneo, ma su cui stiamo lavorando per concentrarci a dare un primo segno di risposta. Da commissario – ha concluso – ho la possibilità di nominare come soggetti attuatori persone come i sindaci e quindi io selezionerò i primi cittadini dei Comuni interessati dall’alluvione. In questo modo, attraverso di loro, si potrà operare la ricognizione di imprese e famiglie danneggiate per poter al più’ presto creare l’elenco delle persone che possono avere la prima forma di ristoro”. Una battuta anche dall’assessora regionale all’ambiente Monia Monni che spiega: “Difficile capire come opere appena terminate possano reagire a fronte a una situazione meteo di nuovo estrema, ma oggi non siamo in presenza di un’allerta arancione, bensì di un’allerta gialla che ci più paura perché abbiamo ancora le ferite addosso ma auspichiamo siano più gestibili. Stiamo facendo una corsa contro il tempo per verificare tutte le segnalazioni, tutti i punti che possono essere critici, e per fare gli interventi necessari a garantire la massima sicurezza possibile. E’ comprensibile la rabbia dei cittadini che dicono di essere stati lasciati soli, però quando si vede un’uniforme, che sia della Croce Rossa, della Misericordia, di Anpas, di Vab, della Racchetta, quello e’ il sistema di Protezione Civile“.