Dom 22 Dic 2024
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ToscanaCronacaAlluvione, Montale. “Servono soldi subito o le aziende chiuderanno”

Alluvione, Montale. “Servono soldi subito o le aziende chiuderanno”

Ferdinando Betti, sindaco di Montale (Pistoia), tra i territori più colpiti dagli eventi alluvionali degli scorsi giorni, lancia il suo grido ‘allarme. Giani, che oggi era a Montale: “ ho visto una situazione drammatica e piange il cuore vedere questi capannoni con un metro e mezzo di acqua al loro interno”.

“Qui servono risorse e subito altrimenti molte imprese rischiano di non ripartire”. Così Ferdinando Betti, sindaco di Montale (Pistoia), tra i territori più colpiti dagli eventi alluvionali degli scorsi giorni.

“Tutta la zona industriale è completamente piena di terra e sassi che sono venuti giù dal fiume Agna” ha sottolineato Betti. Che ha aggiunto ”ìl genio civile sta lavorando, mi hanno detto che questa sera l’argine del fiume Agna sarà messo in sicurezza e questa è la prima cosa da fare. Squadre della protezione civile inizieranno a breve ad aiutare tutta la zona industriale”.

Oggi a Montale è arrivato anche il presidente della giunta Regionale Eugenio Giani. “Sono andato nelle ditte e nelle imprese della zona industriale di Montale (Pistoia) e ho visto una situazione drammatica anche perché sono imprese di grandissimo livello, di alta tecnologia e piange il cuore vedere questi capannoni con un metro e mezzo di acqua al loro interno” ha detto Giani compiendo un sopralluogo nella zona industriale.

A Montale, ha aggiunto il presidente, ” c’è, forse, l’unico luogo in cui un fiume continua ancora tracimare” in Toscana: il fiume Agna continuerà ancora a tracimare solo alcune ore perché il nostro Genio civile sta rifacendo l’argine”.

“Sono venuto a Montale – ha detto sempre il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – dopo vari colloqui con il sindaco Alessando Betti. Qui l’emergenza è stata doppia, perché il torrente Agna oltre a tracimare nella notte tra il 2 e 3 novembre, ha visto una nuova rottura dell’argine la notte tra il 3 ed il 4 novembre. Solo stamani l’Agna è stato ricondotto nel suo alveo naturale, grazie all’impegno forte del Genio civile da me richiesto con urgenza”.

Per Gian  “I danni sono ingenti, con un distretto industriale fortissimo e vocato alle esportazioni che ha subito danni incalcolabili, così come le abitazioni. Dal pomeriggio sarà completato il riassetto degli argini e questo permetterà di guardare con maggiore serenità ai giorni a venire”.

Giani ha colto l’occasione del sopralluogo per ringraziare ulteriormente i molti volontari attivi da giorni sui vari fronti dell’emergenza in Toscana.