Ci sono 5 indagati per coniugi morti nell’alluvione dello scorso novembre in Toscana. L’accusa, come riporta La Nazione, è di omicidio colposo e nello specifico riguarda i decessi dei coniugi Antonino Madonia, 70 anni, già macellaio a Lamporecchio, e la moglie Teresa Perone, 65 anni,
Omicidio colposo per i decessi dei coniugi Antonino Madonia, 70 anni, già macellaio a Lamporecchio, e la moglie Teresa Perone, 65 anni. Ci sono i primi cinque indagati per le alluvioni del 2 novembre e dei giorni seguenti in Toscana, grazie a un fascicolo aperto dalla procura di Pistoia.
Si tratta di tre dirigenti del Consorzio di bonifica Basso Valdarno e due funzionari dell’ufficio lavori pubblici del Comune di Lamporecchio, uno già in pensione.
L’auto dei coniugi fu travolta da una delle esondazioni di fossi e torrenti avvenute durante le alluvioni a causa del cedimento di un ponte proprio mentre la coppia lo stava oltrepassando. I corpi trascinati dalla piena furono trovati a parecchi chilometri di distanza il giorno dopo. Nella sua inchiesta la procura di Pistoia, riporta sempre La Nazione, ha puntato l’attenzione proprio sul crollo del ponte Ferrone sul Rio di Lamporecchio e ha incaricato un consulente tecnico di verificare le condizioni di spallette e fondamenta del ponte.
Il perito, professor Francesco Ballio, eseguirà dei carotaggi del terreno che è stato interessato dalle alluvioni, a partire dal 10 gennaio 2024 e ha 70 giorni di tempo per consegnare la relazione. E’ un accertamento irripetibile perciò è stato necessario inviare l’avviso di garanzia agli indagati, ossia, elenca sempre La Nazione, al presidente del Consorzio Maurizio Ventavoli, al direttore Sandro Borsacchi, al responsabile tecnico manutenzione Lorenzo Galardini, e anche, per il Comune di Lamporecchio, al dirigente lavori pubblici ingegner Simone Innocenti e all’ex dirigente, adesso in pensione, dello stesso ufficio comunale Piero Baronti. Gli indagati hanno nominato i propri legali e incaricato un loro consulente tecnico.