Gio 19 Dic 2024
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ToscanaCronacaAlto Mugello, confermato lo stato di emergenza nazionale. Giani: "Decisione giusta"

Alto Mugello, confermato lo stato di emergenza nazionale. Giani: “Decisione giusta”

Lo stato di emergenza nazionale in seguito alle alluvioni è stato esteso ai comuni dell’Alto Mugello. La decisione, raccomandata da tutti gli amministratori toscani, è arrivata a margine del consiglio dei ministri sul disastro in Emilia Romagna. Ma i guai, come noto, hanno riguardato anche i territori della cosiddetta Romagna Toscana.

“L’inserimento dei comuni dell’Alto Mugello nella dichiarazione di stato di emergenza nazionale è la modalità giusta e legittima per affrontare anche in queste aree le conseguenze provocate dal maltempo”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani commentando la decisione assunta stasera dal Consiglio dei ministri. “Esprimo un ringraziamento al ministro Musumeci – ha proseguito – per aver rapidamente provveduto a inserire anche i comuni toscani di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio in modo da poter ottenere la giusta rapidità di intervento e le risorse necessarie in tutti i territori più duramente colpiti”.

“La situazione toscana – ha sottolineato Giani – è di grande sofferenza in questi comuni che possiamo definire di Romagna Toscana, ovvero oltre lo spartiacque appenninico – adriatico. In questi territori si possono contare complessivamente circa 180 frane di media grandezza frutto dell’enorme quantità d’acqua che nel territorio pianeggiante della valle, in città come Faenza, Forlì, Cesena, Ravenna e in tanti comuni è ristagnata ma che nei monti ha invece provocato forti smottamenti deviando il corso delle strade, interrompendole, rendendo isolate molte frazioni e piccoli borghi.

“Bisogna ricordare – ha evidenziato Giani – che il Lamone è lo stesso fiume quando percorre Marradi e quando allaga Faenza, e che fiumi come il Senio e il Santerno sono gli stessi nei comuni toscani di Palazzuolo e Firenzuola che quando generano esondazioni e alluvione nella valle del Reno. Le risorse nazionali saranno fondamentali per attivare l’azione di ripristino”.

In totale si sono contate oltre 200 frane e molti territori risultano ancora isolati dal resto della Toscana.