E’ stato condannato anche l’ultimo degli imputati maggiorenni responsabili del tentato omicidio di un ventitreenne avvenuto il 7 febbraio 2016 ad Altopascio (Lucca). Il giudice ha accolto la richiesta del pm Paola Rizzo, e condannato a quattro anni e sei mesi, per concorso, G. B., all’epoca 22enne, residente ad Altopascio.
Insieme a sei persone fece parte di una spedizione punitiva che per poco non costò la vita al ragazzo. I fatti furono ricostruiti dai carabinieri di Lucca che scoprirono come una lite cominciata su WhatsApp tra un ragazzo e O.C., entrambi membri di un gruppo dell’applicazione di messaggistica, arrivò al punto da provocare una spedizione punitiva nei confronti del ragazzo che avrebbe inviato espressioni offensive nei riguardi di una ragazza e per questo era stato escluso dalla chat a opera del 23enne.
O.C. e il 23enne si diedero appuntamento ad Altopascio, nella centralissima via Cavour. Insieme al fratello e altri cinque giovani arrivarono all’appuntamento attrezzati con corpi contundenti, cacciaviti e forse un coltello; individuata la vittima, accompagnata dal padre e dal cugino, la aggredirono brutalmente. Tutti e tre restarono feriti, il più grave il 23enne, colpito alla fronte probabilmente con un cacciavite. Il giovane arrivò in ospedale in condizioni gravissime e rimase a lungo in prognosi riservata.
Nel giugno del 2016 furono arrestati i fratelli, poi condannati con rito alternativo, mentre gli altri indagati, tra cui un minorenne, furono denunciati a piede libero. Sono stati tutti processati e condannati con rito abbreviato, tranne il minorenne per il quale si è svolta la dibattimentale preso il tribunale dei minori di Firenze, con udienza rinviata al prossimo mese di giugno.