?Firenze, secondo i dati emersi dall’Annuario 2019 dei dati ambientali della Toscana realizzato da Arpat, risulta ‘non buono’ lo stato chimico delle acque marine, positiva la qualitĂ dell’aria, e si registra una crescita degli impianti produttivi con irregolaritĂ .
Per l’Agenzia risulta “non buono lo stato chimico delle acque marino-costiere nel triennio 2016-2018” a causa “di alte concentrazioni di tributilstagno e in alcuni casi di mercurio e benzo(a)pirene”, mentre è migliore lo stato ecologico: “Tutti i corpi idrici indagati nel triennio – scrive Arpat – risultano infatti in stato elevato o buono ad eccezione di costa di Rosignano e costa Albegna che risultano in classe sufficiente”. La qualitĂ delle acque di balneazione nel 2018 si è mantenuta ad “un livello eccellente”, mentre le acque sotterranee registrano uno stato chimico “buono” nel 70% dei casi. Il 40% dei fiumi “raggiunge l’obiettivo di qualitĂ ecologica buona/elevata”, mentre “tutte le acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile presentano criticitĂ , come avviene ormai dal 2004”. Per quanto riguarda l’aria, gli indicatori dell’Agenzia indicano “una situazione nel complesso positiva” anche se “rimangono alcune criticitĂ per tre inquinanti: Pm10, ossidi di azoto e ozono”.
Dal capitolo dedicato agli impianti produttivi emerge che “il 29% depuratori di reflui urbani maggiori di 2000 abitanti equivalenti ha registrato varie tipologie di irregolaritĂ ” e che nel 2018 il 45% delle fabbriche sottoposte a Autorizzazione integrata ambientale (Aia) regionale hanno evidenziato irregolaritĂ : “le violazioni totali penali rilevano un incremento del 54% rispetto all’anno precedente”. Anche i controlli sugli impianti Aia di competenza ministeriale fanno emergere irregolaritĂ nel 44% dei casi. Quanto al consumo di suolo, secondo i dati Arpat, in Toscana risulta consumato il 7,1% di suolo +0,14% sul 2017. Infine, risulta che il 66% delle infrastrutture di trasporto risultano “fuori norma” per l’inquinamento acustico.
Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessora regionale all’ambiente Federica Fratoni: