Sab 2 Nov 2024
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ToscanaAmbienteAmbiente, Arpat: 'non buono' stato acqua mare, positiva aria

Ambiente, Arpat: ‘non buono’ stato acqua mare, positiva aria

?Firenze, secondo i dati emersi dall’Annuario 2019 dei dati ambientali della Toscana realizzato da Arpat, risulta ‘non buono’ lo stato chimico delle acque marine, positiva la qualità dell’aria, e si registra una crescita degli impianti produttivi con irregolarità.

Per l’Agenzia risulta “non buono lo stato chimico delle acque marino-costiere nel triennio 2016-2018” a causa “di alte concentrazioni di tributilstagno e in alcuni casi di mercurio e benzo(a)pirene”, mentre è migliore lo stato ecologico: “Tutti i corpi idrici indagati nel triennio – scrive Arpat – risultano infatti in stato elevato o buono ad eccezione di costa di Rosignano e costa Albegna che risultano in classe sufficiente”. La qualità delle acque di balneazione nel 2018 si è mantenuta ad “un livello eccellente”, mentre le acque sotterranee registrano uno stato chimico “buono” nel 70% dei casi. Il 40% dei fiumi “raggiunge l’obiettivo di qualità ecologica buona/elevata”, mentre “tutte le acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile presentano criticità, come avviene ormai dal 2004”. Per quanto riguarda l’aria, gli indicatori dell’Agenzia indicano “una situazione nel complesso positiva” anche se “rimangono alcune criticità per tre inquinanti: Pm10, ossidi di azoto e ozono”.

Dal capitolo dedicato agli impianti produttivi emerge che “il 29% depuratori di reflui urbani maggiori di 2000 abitanti equivalenti ha registrato varie tipologie di irregolarità” e che nel 2018 il 45% delle fabbriche sottoposte a Autorizzazione integrata ambientale (Aia) regionale hanno evidenziato irregolarità: “le violazioni totali penali rilevano un incremento del 54% rispetto all’anno precedente”. Anche i controlli sugli impianti Aia di competenza ministeriale fanno emergere irregolarità nel 44% dei casi. Quanto al consumo di suolo, secondo i dati Arpat, in Toscana risulta consumato il 7,1% di suolo +0,14% sul 2017. Infine, risulta che il 66% delle infrastrutture di trasporto risultano “fuori norma” per l’inquinamento acustico.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessora regionale all’ambiente Federica Fratoni:

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