E’ quanto spiega in una nota la stessa amministrazione comunale di Greve. “Il Consiglio di Stato – si spiega in un comunicato del Comune – ha accolto le argomentazioni del Comune riconoscendo la correttezza e la legittimitĂ delle sue decisioni in merito al progetto avanzato dalla societĂ per la costruzione di una centrale termoelettrica nell’area di Testi”.
Nessuna centrale termoelettrica a Testi, nel territorio di Greve in Chianti (Firenze): il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello proposto dall’azienda Metaenergiaproduzione srl contro il no del Consiglio comunale alla variante urbanistica al piano Attuativo. E’ quanto spiega in una nota la stessa amministrazione comunale di Greve. “Il Consiglio di Stato – si spiega in un comunicato del Comune – ha accolto le argomentazioni del Comune riconoscendo la correttezza e la legittimitĂ delle sue decisioni in merito al progetto avanzato dalla societĂ per la costruzione di una centrale termoelettrica nell’area di Testi”.
“La nuova centrale che Metaenergiaproduzione intendeva realizzare a Testi – afferma il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani – è un impianto completamente diverso rispetto a quello previsto dall’originaria convenzione urbanistica e comporta un maggiore impatto sotto il profilo urbanistico e paesaggistico”.
Il Consiglio di Stato ha anche evidenziato l’aumento della volumetria della nuova centrale elettrica di Testi, le criticitĂ sotto il profilo acustico che potrebbero scaturire e l’aumento del numero dei camini in termini di incidenza dell’impatto paesaggistico. “La decisione del Consiglio di Stato – prosegue il primo cittadino – rafforza l’iter intrapreso dall’amministrazione comunale anche attraverso un importante percorso partecipativo caratterizzato dal coinvolgimento della cittadinanza che si era schierata al fianco dell’amministrazione condividendone le scelte”.