Lun 23 Dic 2024
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Ambulante bloccato: corteo a Firenze, “Questa non e’ la citta’ che vogliamo”

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Ambulante bloccato: corteo a Firenze, "Questa non e' la citta' che vogliamo"
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Ambulante bloccato: oltre un centinaio di persone al corteo organizzato da Firenze Antifascista “contro il razzismo e la violenza della polizia municipale”, dopo il caso dell’ambulante senegalese immobilizzato a terra da agenti della municipale nel corso di un fermo per l’identificazione in lungarno Acciaiuoli il 5 aprile scorso.

Intervista di Chiara Brilli a Niccolò di Firenze Antifascista

Il corteo, aperto da uno striscione con scritto ‘Questa non e’ la citta’ che vogliamo’, e’ partito da ponte Vespucci per sfilare attraverso i lungarni e arrivare in via de’ Gondi, sotto Palazzo Vecchio, sede del Comune. Un’altra iniziativa di protesta e’ andata in scena anche stamani nel capoluogo toscano, organizzata dalla comunita’ senegalese, che si e’ ritrovata in piazza Indipendenza.

Tra i presenti al corteo pomeridiano anche una rappresentanza di lavoratori Gkn con lo striscione Insorgiamo, rappresentanti della comunita’ senegalese, e il consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi: “E’ sbagliata l’impostazione con cui il sindaco Nardella e le destre stanno leggendo le reazioni che ci sono state – ha dichiarato -. La comunita’ senegalese a Firenze ha subito tre omicidi negli ultimi anni, e ha visto quelle immagini” del fermo “che hanno colpito fortemente tutta l’opinione pubblica. Ad oggi il Comune di Firenze ha fortissime difficolta’ sui servizi sociali, a dialogare con parti della citta’ che vivono il problema abitativo, del precariato, della poverta’, l’unica risposta del Comune che viene offerta e’ quella dei reparti antidegrado. Ed e’ sbagliato”.

Palagi ha ribadito che il luogo di partenza del corteo non e’ casuale, perche’ sul ponte Vespucci venne ucciso Idy Diene, ambulante senegalese, nel marzo 2018. “Firenze e’ venduta al turismo, e’ sempre meno attenta a quelle che sono le esigenze e le necessita’ reali di una classe viva e presente – hanno dichiarato da Firenze Antifascista -. Non ci fidiamo del Comune sul fatto che ci sia un interesse reale a salvaguardare i diritti dei lavoratori, di tutti i lavoratori”.