Mer 25 Dic 2024
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ToscanaCronacaAmianto, Inail condannata risarcire vedova trasportatore

Amianto, Inail condannata risarcire vedova trasportatore

Firenze, i giudici della Corte di appello di Firenze hanno accolto il ricorso presentato dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto (Ona), contro la sentenza di primo grado del tribunale di Pistoia che aveva respinto la richiesta di indennitĂ  all’Inail di Susanna Vannucci, moglie dell’autotrasportatore Emilio Corbo, originario di Pistoia, deceduto nel luglio 2012 a soli 62 anni per un mesotelioma da esposizione ad amianto.

Nel luglio del 2013, spiega una nota, la donna, rimasta vedova con un figlio, aveva fatto domanda amministrativa all’Inail che veniva respinta con la motivazione dell’assenza del nesso causale tra l’attivitĂ  del coniuge e il mesotelioma.

L’istituto ha addirittura ipotizzato che le fibre inalate dall’autotrasportatore che hanno causato la malattia, potessero essere state respirate nella sua abitazione, dove era presente una stufa le cui tubature erano in asbesto.

Il presidente Ona nel ricorso presentato alla sezione lavoro della Corte di appello del capoluogo toscano ha invece sottolineato e provato che il 62enne si è ammalato di mesotelioma ed è deceduto in seguito all’esposizione all’amianto presente nei componenti dei veicoli che ha guidato in qualitĂ  di autotrasportatore/artigiano dal 1979 al 2009.

Non solo, la vittima, del tutto ignara, ha anche usato guanti in amianto per ispezionare freni e motori e per proteggersi dal calore. Per questo la Corte di appello ha condannato l’Inail al pagamento in favore della vedova della rendita per i superstiti e del Fondo vittime amianto, l’importo degli arretrati che sarĂ  corrisposto ammonterĂ  a circa 240mila euro, cui si aggiungerĂ  la rendita mensile di reversibilitĂ  di circa 1800 euro.

Inoltre, è stato liquidato anche il cosiddetto assegno funerario. Per Bonanni “con questa sentenza viene ribadito un principio fondamentale a tutela delle vittime dell’amianto: anche gli autotrasportatori devono essere risarciti in quanto troppo spesso a contatto con l’asbesto”.