Secondo il Governatore ’Tempo e possibilità di dialogo ci sono’ . Ricordo che quando componemmo la giunta che vede Saccardi vicepresidente la sera” prima delle scelte mi ero lasciato con Renzi con quello che sembrava una rottura inevitabile, poi arrivò l’accordo” ha ricordato Giani
“Il tempo c’è, la possibilità di dialogo c’è, auspico che intorno alla figura di Funaro a Firenze si crei quell’alleanza che possa portare il centrosinistra il più allargato possibile nella sua alleanza per vincere come è avvenuto in Sardegna”. Lo ha dichiarato il presidente della Toscana Eugenio Giani, commentando le parole dette alla Leopolda da Stefania Saccardi, la vicepresidente della Regione che è candidata sindaco per Iv alle Comunali di Firenze.
“Io con Italia Viva non dispero mai di raggiungere l’accordo all’ultimo momento” ha aggiunto Giani, che ha detto di non arrivare “a voler interpretare il parlare o non parlare” del leader di Iv Matteo Renzi ma “dico che ci sono ancora settimane prima che le liste vengano presentate. Vedrete in queste settimane quanto gli scenari muteranno di forma e di dialogo. Siamo nella tipica fase delle contrattazioni, i comportamenti di dire ‘Mi presento, non mi presento’ sono fisiologici nei rapporti tra forze politiche prima di qualsiasi competizione elettorale”.
Giani ha poi ricordato un episodio legato ai primi giorni da presidente della Regione: “Ricordo che quando componemmo la giunta che vede Saccardi vicepresidente la sera” prima delle scelte “mi ero lasciato con Renzi con quello che sembrava una rottura inevitabile nella creazione della giunta che andavamo a fare nel settembre 2020. La mattina ci risentimmo alla 7 e la nostra arrabbiatura serale aveva portato a ricomporre quello schema di governo che portò Saccardi vicepresidente con delega all’agricoltura. Spero accada questo, ancor prima che vengano formate le liste per presentarsi alle elezioni”.
“La Sardegna – ha concluso Giani – ha dimostrato che quando hai quel senso di responsabilità e quello spirito di anteporre quelle che sono le tue esigenze a quello che è un disegno generale, in questo caso di un centrosinistra che sappia dialogare, aprirsi e quindi comporre un quadro di governo che sia diversa e competitiva con quello che offre il centrodestra, le cose poi vanno bene. Spero che la lezione del dialogo offerta dalla Sardegna possa sempre ispirarci a comporre una maggioranza che sia la più larga possibile”.