Riguardo al caso specifico di Pisa, Enrico Rossi ha sottolineato che “se avessimo fatto le alleanze che indicavo, saremmo stati in grado di partire alla riscossa”.
Nella costruzione di alleanze per le imminenti elezioni amministrative in Toscana “il valore dell’unità del centrosinistra sia messo al primo posto”. Lo ha affermato Enrico Rossi (LeU), presidente della Regione Toscana, a margine della presentazione del rapporto 2016 sulle foreste toscane, auspicando “una sinistra plurale, che non vuole veti, non polemizza su tutto pur di caratterizzarsi: solo così questo schieramento può essere aperto al contributo della società civile”.
Rispondendo a una domanda sul caso specifico di Pisa, Rossi ha sottolineato che “era abbastanza prevedibile che si dovessero risolvere i problemi di alleanze e candidature prima di Natale: se lo avessimo fatto, con le alleanze democratiche e sociali che indicavo, con un candidato e un programma da discutere, coinvolgendo liste civiche e forze sociali, saremmo stati in grado di partire alla riscossa. Siamo molto affaticati, invece, da discussioni in tutti e tre i Comuni capoluogo: ci sono tensioni, e il tempo stringe”. Per l’esponente di LeU “le elezioni possono sempre riservare sorprese” perché “con un elettorato mobile intorno a un quinto ci possiamo aspettare di tutto: anche laddove avevamo il 60% come a Pistoia è accaduto quello che è accaduto”.