Firenze, il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni, ribadisce una posizione che Anci sta sottolineando con forza anche a livello nazionale, e cioè che i Comuni non sono responsabili dei ritardi dei progetti del Pnrr.
“E’ bene essere chiari, – dice il presidente di Anci Toscana – soprattutto in questa fase del dibattito pubblico: i ritardi nell’attuazione del Pnrr non sono assolutamente imputabili ai Comuni. Che hanno fatto e stanno facendo il massimo possibile con le risorse economiche e professionali a disposizione. Lo abbiamo detto fin dall’inizio, che per affrontare questa sfida straordinaria era necessario fidarsi dei sindaci, era necessario correre, che avevamo bisogno di semplificazione e di personale, soprattutto nei piccoli Comuni. Ora i nodi vengono al pettine”.
“Voglio solo ricordare – aggiunge Biffoni – che aspettiamo ancora le assunzioni per i Comuni attuatori; in Toscana abbiamo avuto 20 assunzioni su domande fatte a maggio 2022 (quando gli enti attuatori erano ancora pochi); aspettavamo un’altra chiamata a luglio scorso, ma non abbiamo saputo più nulla. Inoltre, mancano i tecnici: se i contratti scadono nel 2026 pochi sono interessati a lavorare con noi, soprattutto i giovani. Per non parlare dei decreti sulla comunità energetiche, che dovevano uscire a maggio 2022 e ancora non si sono, o sui ritardi del ministero sulla progettazione delle scuole”.
“Ora è il momento di correre per davvero – conclude Biffoni – Voglio citare il nostro presidente Mattarella: tutti alla stanga. I Comuni ci sono”.