Site icon www.controradio.it

Ancora un ciclomotore camuffato da risciò in centro a Firenze

Foto di repertorio

Firenze, sembrava un risciò a pedalata assistita, in realtà era un vero e proprio ciclomotore con tutto quello che ne consegue a livello di rischio per la sicurezza dei clienti e di violazioni al Codice della Strada. L’inganno è stato però scoperto dalla Polizia Municipale chiamata dai Carabinieri.

Il conducente, fermato in un primo momento dai Carabinieri, aveva cercato, prima dell’arrivo della Polizia Municipale, di eliminare le modifiche che avevano trasformato il risciò a pedalata assistita in un vero e proprio ciclomotore.

L’uomo infatti aveva iniziato a strappare i fili dell’alimentazione tentando anche di riattaccare la catena, ma gli agenti non hanno abboccato e, dopo le verifiche, hanno appurato che si trattava di un ciclomotore “travestito” da risciò.

Per il conducente sono quindi scattati cinque verbali: uno da 77 euro per mancanza di targa con relativo fermo amministrativo del veicolo per 30 giorni, un altro per ciclomotore senza carta di circolazione (non pagabile al momento, la cui entità compresa tra euro 154 a euro 616 sarà fissata dal Prefetto e che prevede anche il sequestro ai fini della confisca), uno da 849 euro per mancanza di copertura assicurativa (anche confisca del veicolo), uno di 81 euro per circolazione senza casco (con fermo amministrativo di 60 giorni) e, visto che l’uomo non aveva mai conseguito la patente, dovrà pagare anche una sanzione da 5.000 euro.

Ma i guai per l’uomo non finiscono qui perché, oltre alle violazioni al codice stradale rilevate dalla Polizia Municipale, dovrà rispondere anche penalmente se i Carabinieri accerteranno che effettivamente guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Exit mobile version