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Andrea Laszlo De Simone in concerto per Fabbrica Europa

Si arricchisce di nuovi appuntamenti il tour di Andrea Laszlo De Simone, che torna ad esibirsi dal vivo sui palchi dei principali festival italiani e non solo. L’11 settembre sarà al Teatro Puccini per il festival Fabbrica Europa

Un concerto immersivo eseguito da un’orchestra mista tra synth, elettronica, cori, archi e fiati, in un intreccio di strumenti classici e moderni: una versione contemporanea della musica da camera proprio come l’album Immensità ripropone il concetto di suite. Sul palco ben nove musicisti, a dimostrazione della scelta impegnativa e coraggiosa di mantenere la line up dello scorso tour, senza riduzione dei musicisti, pur nel pieno rispetto delle attuali norme anti-covid e della salvaguardia di artisti e pubblico.

Immensità usciva in Italia l’8 novembre 2019 per 42Records. Era un altro mondo ma, come i classici, la creazione musicale di Laszlo supera le fratture della Storia e si rivela oggi forse ancora più preziosa. Un’opera sonora sulla relazione fra l’individuale e l’universale, una vera suite divisa in quattro capitoli e nove tracce, completata da un’opera visiva: un mediometraggio, che ha riunito in un orizzonte narrativo tutte le suggestioni, mutuate dalla fisica quantistica, dall’arte contemporanea e dal cinema, disseminate nei quattro videoclip che hanno scandito il 2019 di uno dei talenti più puri del panorama musicale italiano. Di Immensità il prestigioso Le Monde ha scritto: “… assomiglia alla ruvida malinconia di Battisti, alla solennità del “Bolero” di Ravel e ai voli elettronici dei Radiohead”.

Nel marzo 2020 il disco è uscito in Francia, Canada, Belgio e Stati Uniti per Ekleroshock/Hamburger Records, scatenando gli entusiasmi della critica internazionale. L’autorevole Libération (che gli ha dedicato un lungo articolo di due pagine e che già per il precedente album Uomo Donna aveva capito che “eravamo in presenza di qualcosa di straordinario”) ha dichiarato: “Questo ragazzo che viene da un altro tempo, dagli occhi spalancati sormontati da un baffo alla Zappa, fa molto di più che ravvivare la fiamma del grande pop progressive italiano: la sua musica è un’arte dei rumori del mondo, ardente e universale”, definendo Andrea Laszlo De Simone “il nuovo prodigio della musica pop”. Les Inrockuptibles parla di “disco superbo” e descrive l’album come “una splendida ballata pop dallo spleen toccante, impreziosita da una visuale in stile anni ’80”.

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