Come è stato anche per Grosseto, l’Anpi si muove con una raccolta firme contro la proposta promossa da FdI di intititolare una strada della città ad Almirante. Sì, invece, a una via per Pertini. Chiesta la revoca della cittadinanza a Mussolini.
No alla strada intitolata a Giorgio Almirante, sì a quella per Sandro Pertini.
E il ritiro della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini concessa nel 1924. Sono queste le richieste con cui la sezione Anpi di Massa (Massa Carrara) organizza una raccolta di firme, come riportato in una nota della stessa associazione di cui
scrivono oggi La Nazione e Il Tirreno. L’iniziativa si collega a una mozione promossa da Fratelli d’Italia, iscritta all’ordine del giorno del Consiglio comunale, per intitolare una strada a Almirante. Il primo appuntamento per
la raccolta firme è in programma il 2 gennaio con un gazebo davanti al Teatro Gugliemi. Si prosegue poi il 3 e il 4 sempre a Massa e poi il 5 a Marina di Massa. “Come Anpi – afferma l’associazione – abbiamo scritto che la nostra comunità non può accettare la proposta. Almirante fu fascista, redattore della rivista razzista ‘Il Giornale della Razza’, aderì poi alla Repubblica sociale di Salò, fu iscritto alla Gnr, divenne segretario del ministro della Cultura della Rsi. La nostra
città, con la sua storia, non può dedicargli alcunché di pubblico. Va revocata inoltre la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini data nel 1924 dal Comune di Massa. Infine, unitamente ad altre associazioni, abbiamo chiesto all’amministrazione, e rinnoviamo la richiesta, di intitolare una strada a Sandro
Pertini, politico socialista e antifascista, e il più amato presidente della nostra Repubblica”. In Toscana l’Anpi si è già battuta contro l’intitolazione di una via a Almirante a Grosseto, per la quale a settembre scorso è poi arrivato il nulla osta della prefettura. A novembre la stessa Anpi insieme al Comitato per la democrazia costituzionale di Grosseto, e alcuni cittadini in collaborazione con il
Collettivo dei giuristi democratici ha poi fatto ricorso al Tar chiedendo anche la sospensiva della delibera dell’amministrazione comunale di Grosseto relativa
all’intitolazione.