Ven 15 Nov 2024
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Anziana truffata per anni a Firenze, portati via 155 mila euro

Dalla truffa dello specchietto all’estorsione vera e propria. Così, dall’estate del 2013 a pochi giorni fa, è riuscito a farsi consegnare circa 155 mila euro da un’anziana facendo leva sulla paura della donna di vedersi ritirare la patente.

Protagonista Massimo Degl’Innocenti, un 52enne fiorentino già noto alle forze
del’ordine per lo stesso tipo di reato, arrestato giovedì scorso, in flagranza di reato dai carabinieri, subito dopo l’ultima consegna di denaro (8.000 euro in contanti ma in
un’occasione ne aveva ottenuti 25.000) che l’anziana, 86 anni, residente nel quartiere di Campo Marte a Firenze, gli aveva dato sotto gli occhi dei militari.
Per soddisfare le continue richieste del malvivente, arrestato con l’accusa di estorsione e truffa aggravata e continuata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, la donna
è stata costretta a vendere una casa e alla cessione di un quinto della pensione per ripagare un prestito preso in banca.

Tutto era iniziato quando l’uomo, presentatosi come ”Marco Benedetti”, si era avvicinato all’anziana automobilista accusandola di aver poco prima causato un incidente e chiedendo
800 euro per i danni alla moto. Dalla truffa è passato all’estorsione, minacciando di denunciarla come responsabile dell’incidente e quindi di farle ritirare la patente, chiedendo
nuove somme di denaro nel corso degli anni. Le indagini, coordinate dai pm Eligio Paolini e Sandro Cutrignelli, proseguono per verificare se il 52enne abbia avuto sotto mira
altri anziani e anche le eventuali responsabilità della banca. L’uomo è ora a Sollicciano in attesa dell’udienza di convalida.

Nell’estate 2013 la donna stava perdendo il marito, morto infatti un mese dopo per una grave malattia. Anche per questo quando Degl’Innocenti, gli chiese i primi 800 euro per i danni alla moto non ebbe da ridire e consegnò la cifra prelevandola da un bancomat. L’incubo per lei iniziò qui. Quell’uomo, dalle apparenze anche gentili, evidentemente aveva capito che la donna poteva essere una ”facile preda” e ben presto scoprì che lei viveva sola, in un bell’appartamento, nella zona di Campo Marte a Firenze.
Pochi giorni dopo si presentò alla sua porta dicendole che servivano soldi per i danni riportati nell’incidente da un’altra auto. Ottenuti anche questi ogni tanto suonava al campanello con altre richieste (in un’occasione 25.000 euro): che per colpa sua
aveva perso il lavoro (e per questo doveva recarsi negli Stati Uniti) e i soldi erano necessari per le cure e le spese legali da lui sostenute. Se la donna accennava a un rifiuto minacciava
di denunciare le sue responsabilità nel vecchio incidente e di farle ritirare la patente. Spesso arrivava con falsi documenti sanitari e giudiziari sequestrati, insieme a un timbro falso di un giudice di pace, sequestrato nell’abitazione di Degl’Innocenti.
Per corrispondere a quanto richiesto l”anziana negli anni è stata costretta anche a vendere un appartamento in Versilia. Solo per la necessità di un nuovo prestito in banca, e il
diniego questa volta dell’istituto, la donna è stata costretta a rivolgersi a un nipote. E’ stato lui a capire che qualcosa non andava e a farle confessare cosa era successo. Al momento
dell’arresto il malvivente, che si era presentato con una stampella, ha cercato di fuggire ma è stato bloccato dai carabinieri dopo una colluttazione che ha causato contusioni a
un militare. L’uomo è difeso dagli avvocati Luca Cianferoni e Giuseppe Rende.

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