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Aperte 40mila aziende Firenze,160mila in Toscana

Aperte

Firenze, sono 41.125 le imprese ‘essenziali’, con 178.529 addetti, che rimarranno aperte nella città metropolitana di Firenze in base ai Dpcm dell’11 e del 22 marzo.

Al dato, comunicato dalla Camera di Commercio, vanno poi aggiunte le duemila aziende che hanno presentato alla Prefettura richiesta di rimanere aperte per prosecuzione dell’attività in quanto essenziali per le filiere produttive strategiche, o in fase di riconversione alla produzione di dispositivi di protezione individuale per evitare il contagio da Coronavirus.

Firenze fa la parte del leone in termini assoluti in Toscana, dove le prime stime calcolate all’indomani del 22 marzo indicavano una prosecuzione dell’attività per “163mila imprese essenziali su circa 350mila attive” al netto delle deroghe concesse dalle Prefetture competenti, ha spiegato all’ANSA il direttore dell’istituto di ricerca Irpet Stefano Casini Benvenuti.

Le ultime modifiche apportate alla lista dei codici Ateco, dopo l’intesa di ieri fra governo e sindacati, dovrebbero cambiare in misura marginale i numeri delle imprese attive.

Per quanto riguarda le domande di prosecuzione dell’attività che le aziende da lunedì scorso stanno inviando alle Prefetture competenti, i primi riscontri ancora parziali indicano 600 richieste a Lucca, 500 ad Arezzo, 300 a Prato e 100 a Pistoia, ma in tutte le Prefetture stanno arrivando richieste.

Il totale delle richieste di deroga in tutta la Toscana dovrebbe quindi al momento superare quota 4mila.

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