Firenze, 5 patteggiano, una decina prosciolti.
Il gup Francesco Bagnai ha rinviato a giudizio, a vario titolo, 33 imputati dell’inchiesta
sugli appalti per forniture di materiale tecnico a Trenitalia tra il 2010 e il 2011 che all’epoca culminò in una raffica di arresti. Il giudice ha emesso un decreto di rinvio a giudizio molto articolato, accompagnato anche da cinque patteggiamenti (da 1 anno e 8 mesi a 2 anni) e da una sentenza di proscioglimento per una decina di imputati. Coinvolti dirigenti Trenitalia e imprenditori.
L’inchiesta della procura, con una cinquantina di indagati, individuò un ‘cartello’ di imprenditori che si definiva pure ‘fratellanza’, accusato di addomesticare forniture, del valore di milioni di euro, di bobine, freni, batterie, convertitori, apparati, ricambi per treni.
Le iniziali ipotesi di reato, in 52 capi di imputazione, erano di associazione a delinquere finalizzata a corruzione, turbativa d’asta, falso, rivelazione di segreti, intercettazioni abusive. Ora la decisione del gup. Per chi va a processo, la prima udienza sarà il 13 aprile 2018.