Firenze, dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il prefetto e il sindaco di Firenze, unitamente ai sindaci dell’area metropolitana, hanno rivolto un appello affinché sia osservato dalla collettività il massimo rispetto delle misure anti-contagio.
L’appello si riferisce specie nell’attuale periodo di festività natalizie, con la consapevolezza che la responsabilità di ciascuno è garanzia per la salute degli altri. Solo con la collaborazione di tutti si può evitare di incorrere in una nuova crescita di contagi.
Sono state individuate a Firenze cinque “aree di massima allerta” a maggior concentrazione di esercizi commerciali e artigianali, all’interno delle quali sarà rafforzata la vigilanza delle forze dell’ordine e della polizia municipale in forma prevalentemente dinamica, anche con pattuglie appiedate.
Il potenziamento dei controlli in chiave anti-assembramento sarà attivato, a partire dal 6 dicembre fino al giorno di Natale, nei fine settimana e nelle giornate dell’8 e del 24 dicembre, con particolare attenzione alla fascia oraria 13-19, quando maggiore è l’afflusso di persone.
L’azione preventiva sarà supportata dall’utilizzo in via sperimentale da parte del Comune di Firenze di una tecnologia software in grado di rilevare il numero di persone presenti in una determinata area cittadina.
Il potenziamento delle attività di controllo si estenderà anche ai principali centri commerciali dell’area metropolitana (ipermercati, outlet, grandi magazzini, etc.) individuati come a più alto afflusso di persone.
Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica è stato presieduto dal prefetto di Firenze Alessandra Guidi, con la partecipazione dell’assessore del Comune di Firenze Benedetta Albanese, del questore Filippo Santarelli, del comandante provinciale dei Carabinieri Antonio Petti, del comandante provinciale della Guardia di Finanza Fabrizio Nieddu, e del comandante della Polizia Municipale di Firenze Giacomo Tinella. Hanno preso parte al Comitato anche i sindaci dei Comuni metropolitani ove insistono i centri commerciali della provincia maggiormente frequentati.