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Appennino senza neve (per poco). Convocato Tavolo al ministero per l’11 gennaio

Appennino

L’Appennino ancora senza neve all’inizio di gennaio è decisamente insolito e soprattutto preoccupa per la sorte di tante aziende, ma il caldo anomalo è ormai alle ultime battute e presto le temperature così alte delle ultime settimane lasceranno il posto a valori più in linea con quelli medi stagionali, così come alle prime nevicate.

Fra domenica 8 e lunedì 9 gennaio i primi fiocchi di neve dovrebbero imbiancare le cime più elevate, oltre 1.500 metri, ma nei giorni successivi si attendono nevicate anche a quote più basse. Sono previsioni che potrebbero far sperare le numerose attività economiche che nei mesi invernali ruotano intorno alle cime innevate dell’Appennino.
A lanciare l’allarme è stata la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) di Bologna, per la quale la crisi dell’Appennino dovuta alla mancanza di neve mette a rischio il futuro “di circa 500 aziende”.
Nell’immediato “sta colpendo la filiera dello sci, la ricezione alberghiera, tutto il mondo del turismo in Appennino, ma forti ripercussioni le avranno anche le imprese dell’indotto e aziende alimentari e della ristorazione”, ha detto Marco Gualandi, vicepresidente di Cna Bologna e imprenditore dell’Appennino. Secondo l’organizzazione bisogna “ragionare in termini di ristori per le aziende maggiormente in difficoltà” puntando però lo sguardo al futuro.
Per Gualandi, infatti, “il turismo nell’Appennino va rivisto. Non bisogna focalizzarci solo sul ‘bianco’ ma puntare di più sul ‘verde’, su un turismo 365 giorni all’anno. Allo scopo, ha aggiunto, potrebbero essere utilizzati i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), e puntare sul turismo dei sentieri. Tuttavia anche il tradizionale turismo sulla neve potrebbe avere presto una ripresa. A rendere insolitamente verde l’Appennino in questo periodo è stata la persistenza sull’Italia dell’anticiclone africano, che ha creato che condizioni per una primavera decisamente fuori stagione. La situazione sta per cambiare e domenica è atteso l’arrivo di una nuova perturbazione atlantica, con venti forti, temperature che torneranno nelle medie stagionali, piogge e neve.
“Mercoledì 11 gennaio alle 10 ho convocato il tavolo con le regioni e le categorie di settore sulla questione della mancanza neve sull’Appennino perché ritengo prioritario ascoltare istanze ed esigenze di chi vive i territori. Sarà mia cura, successivamente, relazionare i parlamentari di rifermento delle zone interessate per portare avanti azioni legislative congiunte. Come dico da quando mi sono insediata il lavoro di squadra è fondamentale per raggiungere risultati importanti, e questo vale anche per la difficile situazione che le nostre montagne dell’Appennino stanno vivendo” così in una nota la Ministra del Turismo Daniela Santanché.
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