Pietrasanta, in provincia di Lucca, domenica dalle 10 imprenditori, collaboratori, consulenti, lavoratori e famiglie di tutto il settore del marmo apuo-versiliese presidieranno pacificamente le cave del Parco regionale delle Alpi Apuane.
L’iniziativa รจ stata indetta dal consorzio per lo sviluppo dell’attivitร marmifera delle Apuane, Cosmave “per dimostrare e mostrare l’unitร e il reciproco sostegno e rispetto – si legge in una nota – volto, ormai da secoli, a salvaguardia del territorio, della sua storia, della sua economia e della sua ricchezza professionale, culturale e sociale”.
Cosmave accusa l’associazione Apuane Libere di “gravi affermazioni e insinuazioni” nei confronti di alcuni dei suoi associati, definiti tra l’altro come “predatori, ovvero i ‘prenditori del marmo’”, e delle istituzioni. “Gli imprenditori e i lavoratori – si legge nella nota di Cosmave – chiedono rispetto, e ricordano la centralitร delle cave, indispensabili per poter garantire i livelli occupazionali in tutte le aziende di trasformazione del territorio. E a chi lo avesse dimenticato: ci sono intere comunitร nel territorio dell’entroterra apuo-versiliese” che “possono guardare con speranza al futuro grazie alle cave, per non parlare dell’indotto”.
Ma sempre domani sono in programma tre iniziative di ambientalisti a difesa delle Apuane: piรน di venti associazioni e comitati daranno vita a un flash-mob per un contemporaneo presidio di trenta cime, si svolgerร il ‘Clean Mountain Party’, con escursionisti e alpinisti impegnati nella pulizia di sentieri e via di salita e sarร inaugurato uno striscione da record di ben 180 metri quadri cucito dalle volontarie fiorentine di Apuane libere.
“L’associazione Apuane Libere, insieme ad altre 20 associazioni ambientaliste, saranno sulle cime per quel giorno – si legge in un comunicato dell’associazione indirizzato direttamente al presidente del consorzio che riunisce gli industriali del marmo della Versilia, Agostino Pocai – le cave le lasciamo a voi”.
“Signor Pocai – conclude il comunicato – sarete responsabili se questo clima di intimidazione portasse a episodi di violenza a famiglie con bambini che pacificamente festeggiano una domenica sui nostri monti”.