Site icon www.controradio.it

Archivio storico Cr Firenze: Patuelli, il capoluogo toscano è capitale della cultura

Archivio

ANTONIO PATUELLI PRESIDENTE ABI Foto Imagoeconomica

Patuelli: “A Firenze c’è una luce di carattere culturale. Apprezzo che Intesa Sanpaolo abbia deciso di destinare questo importante archivio alla Fondazione delle biblioteche della Cassa di risparmio di Firenze: non era una scelta obbligata, visto che Intesa ha un archivio storico e meraviglioso a Milano. È il riconoscimento che Firenze è polo e capitale della cultura”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione bancaria italiana Antonio Patuelli, in occasione della cerimonia per il ritorno dell’archivio storico della Cassa di risparmio di Firenze nella sua sede originaria in via Bufalini, nel capoluogo toscano.

Patuelli, ribadendo l’importanza di Firenze, ha ricordato che in città “c’è la Biblioteca nazionale centrale, l’unica che si chiama ‘centrale’ in Italia proprio perché tutti i tipografi del Paese devono inviare, da un secolo e mezzo, una copia di tutto ciò che pubblicano a questa biblioteca. A Firenze c’è tutto”. Il presidente dell’Abi ha poi fatto una breve panoramica della storia italiana e fiorentina – includendo Firenze capitale d’Italia e le due guerre mondiali – e ha sottolineato che sarà poi curioso di “vedere come tutti gli eventi che hanno cambiato la storia d’Italia sono stati vissuti dall’interno dalla Cassa di risparmio di Firenze”.

L’archivio storico della Cassa di Risparmio di Firenze torna dunque nella sede in via Bufalini.  L’archivio è costituito da un nucleo più antico di 765 volumi rilegati che raccolgono i documenti della Cassa Centrale di Firenze e dei Monti di Pietà di Firenze, Empoli, Montevarchi, Sansepolcro e Cortona dal 1581 al 1955 e da un fondo denominato del ‘Novecento’ che comprende, oltre ai libri sociali dal 1829 al 1992, 1.161 faldoni, 437 registri, 248 volumi, 214 tubi contenenti 6.357 disegni tecnici, 32 album fotografici, otto audiovisivi, due schedari ed altro materiale ritrovato recentemente e classificato come ‘addenda’.
“L’archivio rimane a casa – ha detto con orgoglio Aureliano Benedetti, presidente della Fondazione Biblioteche -. Gli archivi storici bancari hanno una importanza clamorosa per
effetto della loro obiettività”. Il presidente della Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori ha affermato che il connubio con “Intesa Sanpaolo sta portando ad un grande lavoro su Firenze sotto tanti punti di vista, da quello culturale alla solidarietà. Sull’archivio dobbiamo ringraziare chi ha operato una silenziosa, quanto efficace, opera di salvataggio” dei documenti custoditi, che adesso vengono “messi a disposizione” del pubblico e degli studiosi.

Exit mobile version