E” accaduto con ogni probabilitĂ ieri in giornata, nella zona denominata un tempo ”campo degli ebrei” poichĂ© ospitava il cimitero ebraico.Rossi: ” gesto vile e violento, sul quale è necessario che magistratura e forze dell”ordine facciano piena chiarezza.
Atto vandalico alla stele che ricorda la Shoah ad Arezzo. E” accaduto con ogni probabilitĂ ieri in giornata, nella zona denominata un tempo ”campo degli ebrei” poichĂ© ospitava il cimitero ebraico. La lapide, che ricorda l”Olocausto, è stata divelta e gettata a terra. Sono in corso indagini per risalire all”autore del gesto. La zona, dove si trova anche un ulivo, è stata altre volte oggetto di incursioni vandalistiche.
Un gesto vile e violento, sul quale è necessario che magistratura e forze dell”ordine facciano piena chiarezza. Così il governatore toscano Enrico Rossi e la vicepresidente della Regione Monica Barni, a nome di tutta la giunta, intervenendo in merito all”atto vandalico compiuto ad Arezzo, dove è stata divelta una stele che ricorda la Shoah. Per Rossi e Barni “si sta allungando in molte parti del paese una catena di eventi, dalle minacce alla sindaca di Empoli, allo sfregio a Milano contro una targa che ricorda un operaio deportato a Mauthausen, sino al fatto di Arezzo, che sembra volere rappresentare una studiata provocazione a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata della Memoria”. “La manifestazione di venerdì al PalaMandela manderĂ , con le voci dei testimoni della Shoah e la partecipazione di migliaia di studenti, una risposta forte a tutti coloro che cercano di riportare in vita fantasmi di un passato che non deve tornare. PerchĂ© – rimarcano il presidente e la vicepresidente -, non si è ormai di fronte solo a gesti anonimi e isolati, il rischio è ben piĂą serio se si accetta che nel dibattito politico possano trovare spazio inaccettabili revisionismi o circolare parole come ”razza”. C”è una lavoro quotidiano da fare, fondato sulla conoscenza della realtĂ storica e sulla difesa della memoria di chi ha subito la violenza del nazifascismo. Un lavoro che la Regione Toscana tiene vivo con esperienze come il treno della Memoria e il Meeting annuale e con l”attivitĂ del suo Osservatorio sui nuovi fascismi”.