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Lun 17 Mar 2025
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ToscanaCronacaArezzo: figlio da maternità surrogata in USA, coppia gay rischia processo

Arezzo: figlio da maternità surrogata in USA, coppia gay rischia processo

La maternità surrogata da qualche mese, per volontà del governo Meloni,  è diventata reato universale. La coppia rischia 2 anni di condanna e una multa fino a 600mila euro

Una condanna fino a  2 anni  e una multa fino a 600mila euro: è quanto rischia una coppia gay di Arezzo che è ricorsa negli Usa alla maternità surrogata,  diventata illegale in Italia, che si è dotata  da ottobre di un a legge per cui la pratica ricade sotto la fattispecie del reato universale, perseguibile cioè non soltanto se commesso in Italia, ma anche all’estero.

A raccontare la vicenda è il Corriere Fiorentino. La coppia gay protagonista di questa storia è composta da due professionisti che vivono ad Arezzo, anche se lavorano altrove. I due si sono recati in  California, a San Diego, dove trovano una donna disposta a portare avanti la gravidanza che ha inizio grazie al seme donato da uno dei due.

Una procedura iniziata quando la pratica in Italia era sì illegale, ma non penalmente perseguibile con l’arresto come dal 3 dicembre scorso, quando è entrata in vigore la legge Varchi (dal nome dalla relatrice della proposta, la deputata di Fratelli d’Italia Maria Carolina Varchi): due settimane fa, quando il figlio della coppia è nato, per la coppia è sorta la questione del ritorno in Italia.

Il dilemma della coppia ora è come poter tornare in Italia con il bambino senza finire sotto processo per la nuova normativa nata sotto il Governo Meloni. Circa nove mesi fa, la coppia aretina è andata California, dove la maternità surrogata è legale per gli omosessuali, e ha trovato una donna disposta a portare avanti la gravidanza. Il seme è stato donato da uno dei due aretini.

Il caso è seguito dall’avvocato Gianni Baldini, impegnato nelle battaglie sui diritti civili, tra cui quella sul fine vita.