Un consulente aretino avrebbe occultato profitti per oltre un milione e mezzo di euro su conti correnti offshore nel principato di Monaco e alle Bahamas
È quanto scoperto dalla Guardia di finanza di Arezzo i cui controlli, spiegano le stesse fiamme gialle, hanno poi portato il libero professionista ad avvalersi dell’istituto deflattivo dell’accertamento con adesione, provvedendo a versare all’Erario 400.000 euro.
Le indagini dei finanzieri sono partite dal tenore di vita definito “elevato” del professionista: disponeva di un’auto di grossa cilindrata e di un’imbarcazione di 16 metri circa ormeggiata in un porto turistico toscano.
Gli accertamenti sono stati eseguiti anche attraverso accesso domiciliari e rogatorie all’estero dalla procura della Repubblica di Arezzo. Secondo la Gdf, il consulente, “grazie alla compiacenza di prestanomi a cui aveva intestato solo formalmente le società di diritto estero a lui riconducibili” avrebbe fatto rientrare “parte delle somme ivi detenute, per immetterle nella sua attività professionale, simulando pagamenti di fatture per servizi di consulenza nella realtà mai eseguiti”.